Agosto 2013

Agosto 2013

lunedì 15 marzo 2010

52 sundays

“52 domeniche” è un simbolico titolo che descrive la mia passione per la bici. Nessuna pretesa di un blog da agonista puro quale non sono; preferisco definirmi un ciclista, e quindi l’idea di raccogliere giri, racconti e aneddoti circa il “mio” pedalare, fatto di gare (in parte) ma non solo.

Tutto nacque nel lontano 1988 in sella a una rudimentale MTB, oggi non potremmo nemmeno definirla “un cancello”. Da allora contagiato dalla malattia delle due ruote, non ho mai smesso di farlo, almeno la domenica. Si la domenica è irrinunciabile, è fatta proprio per pedalare. Da qui la scelta del titolo. Fino al 1995 fu sempre e solo MTB, e da allora, sempre e solo bici da corsa. Ho provato qualche anno fa ad alternare le cose, ma con risultati (non in senso di prestazione) poco incoraggianti. Ecco: sono stato, sono e resterò sempre un “ciclista della domenica”, nel senso di un appassionato praticante che in settimana fa altre cose. In questa mia avventura ci sono stati cicli e momenti ben definiti. Per esempio un primo periodo agonistico (il lustro 1996-2000) con la partecipazione a qualche GFondo. Il livello non era assolutamente paragonabile all’attuale, ne in fatto di qualità, tanto meno in fatto di offerta di eventi/gare in calendario. Poi ci sono stati anni di transizione lontano dalle gare, ma alla scoperta di grandi e mitiche salite con un impronta più ciclo-turistica; poi ancora anni fatti di soli 6mila km in cui mi sono dedicato ad altro, ma la domenica ho sempre pedalato; per poi arrivare agli ultimi (diciamo dal 2007) in cui mi sono dedicato alle due ruote anche al sabato e in ogni possibile occasione di vacanza, (oltre che allenandomi indoor almeno due volte in settimana), riuscendo ad arrivare nel 2008 al record personale di 11800km. Ma quello di fare solo km è un discorso limitato, vanno sempre messi in relazione al dislivello, altrimenti presi in valore assoluto sono un parametro poco veritiero. E’ la qualità che conta più che la quantità, o meglio è la qualità che serve a far rendere al massimo la quantità di km che si possono percorrere.

Mi piace pedalare ovunque, ma il luogo in assoluto che preferisco è la Brianza, dove vivo, sono nato e dove ho le mie radici. Se la conosco e mi piace così tanto, è anche grazie alla bici che mi ha permesso di scovare angoli, anfratti e spaccati che dalla frenesia degli spostamenti in automobile, non avrei mai potuto trovare. Qui c’è tutto quello che serve ai ciclisti, (di tutte le taglie e di tutti i livelli), e in ogni periodo dell’anno: la pianura, i “mangia e bevi”, il lago (che ci scalda nei gelidi inverni, e dove trovare refrigerio nelle afose giornate estive), fino ad un’ampia scelta di salite, corte, medie e lunghe. Purtroppo è una zona molto bella, ma anche ad alta densità di popolazione e relativo traffico, e quindi quale occasione migliore per potercene rimpossessare che la domenica mattina, quando la maggior parte delle persone normali dorme od ozia, e noi ciclisti finalmente ci divertiamo!!! Pedalare in giro è sempre bello, l’ho fatto finora in Spagna, Francia, Svizzera, Austria e naturalmente in Italia (dal Friuli fino alla Sardegna) ma implica il viaggio, il trasporto; mentre non c’è niente di meglio che uscire da casa con la propria bici, lasciando stare l’automobile, ed andare a farsi un bel lungo di 4/5 ore, per poi tornare, stanchi ma felici, a ritemprarsi nell’intimità della propria dimora…

In fondo la bici è di una semplicità disarmante, basta avere voglia, una bella giornata di sole (questo è sempre gradito) e poi via… a iniziare un nuovo viaggio ogni volta.

Come diceva B.Hinault “la bici come la cultura, è ciò che resta, quando si è dimenticato tutto…”


Buone pedalate a tutti!!!


1 commento:

  1. Condividi pienamente il tuo modo di andare in bici ... del resto mi sono sempre definita anch'io una "ciclista della domenica"!

    Cristina

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