Agosto 2013

Agosto 2013

mercoledì 8 ottobre 2014

Intuizioni anticipatorie... semplici coincidenze!!!

Lo scorso giugno ho pedalato questo giro



Come si legge dai commenti fu una traccia alternativa (una seconda scelta) nata dal maltempo che era solo alle prime avvisaglie e che poi avrebbe caratterizzato in senso particolare la stagione; ricordo bene che l’incertezza della situazione mi fece cambiare programma poche ore prima, e progettai un itinerario che mi avrebbe consentito un immediato rientro in caso di improvvise precipitazione, previste ampiamente dal primo pomeriggio, e poi regolarmente verificatesi.

L’altro giorno presentazione del prossimo GIRO d’Italia, la terzultima tappa del 29 maggio 2015 che partirà da Gravellona Toce disegna un percorso che per i 50km conclusivi nella sequenza delle due salite Col St.Pantaléon e Cervinia copia (ricalca) esattamente quanto percorsi mesi prima.


La cosa non può che avermi fatto piacere. Preciso che non si tratta di salite classiche come quelle dolomitiche o altri “cult” tipo Gavia/Mortirolo che se non è anno pari è quello dispari, e che se non è anno pari/dispari è quello bisestile e vengono regolarmente percorse e rinverdite, ma si tratta di tracce quasi inedite ed estemporanee; tanto per essere precisi il GIRO è transitato a Cervinia in tutta la sua storia finora solo in 3 occasioni 1960 / 1997 e 2012!


Insomma sono stato sfacciatamente copiato, ci sarebbero quasi gli estremi per passare al mio studio legale la pratica… scherzi a parte è stata una divertente coincidenza. Nella mia condizione di cicloturista “evoluto” mi diverte oltre che ripercorrere gli inossidabili classici, anche andare a cercare di tanto in tanto sempre qualcosa di nuovo, e il caso ha voluto che abbia anticipato di qualche mese il finale di una giornata delle più importanti della seconda gara a tappe del mondo professionistico.
I tempi ormai sono cambiati, e il ciclismo cambia coi tempi…il calendario attuale non è più quello di anni fa e il GIRO si corre a inizio maggio, quasi un mese prima rispetto al passato. Gli organizzatori dopo le ultime edizioni in cui si sono intestarditi a mandare ripetutamente i corridori a metà maggio a oltre 2600mt coi non brillanti risultati di tappe annullate, ridotte e/o percorse in condizioni disumane per i poveri ciclisti, sembrano aver capito la lezione. Finalmente ecco un percorso più intelligente / equilibrato, ricco comunque di salite importanti, tecniche e selettive che solo la variabilità e la ricchezza del nostro territorio può contare, e su cui i corridori avranno sicuramente modo di divertirsi e di divertirci pur senza superare il 2200mt a tarda primavera. Ci sono tutte le premesse per un bel GIRO, da parte mia vedrò anche per il 2015 di andare a cercare (anticipare) qualche altra traccia inedita!

domenica 31 agosto 2014

Haute Route Dolomites & Swiss Alps 2014 edizione I




20 agosto 2014, ore 7.15am ultimi km dello JulierPass 2284mt
HR riders escono dalle nuvole mentre albeggia, pochi momenti ancora al Gpm, temperatura prossima a 2°, da li a poco seguirà una discesa da “brividi” (anche nel senso termico) fino a Tiefencastel. Sarà una tappa lunga, la St.Moritz-Andermatt, molto lunga per 175km e oltre 3700mt di dislivello che mi hanno tenuto in sella per 7h30, pedalata al quinto giorno della settimana con alle spalle già 11000mt e 450km percorsi.
E’ solo uno dei tanti momenti della HR Dolomites prima edizione, ricordarli tutti sarebbe impossibile, forse rimane uno dei più significativi, di una classica giornata tipo in modalità HR.


(dalla foto gallery ufficiale HR)



Dopo essere stato finisher alla HR Alps I edizione da Ginevra a Nizza nel 2011, e dopo aver concluso l’evento da Barcellona a Biarritz lo scorso settembre 2013 per la prima HR Pyrenees, eccomi al termine anche di questa ultima nata nella grande famiglia HR: una edizione letteralmente “volata”, vissuta con una intensità incredibile tanto è stata frenetica, folle, particolarmente difficile… semplicemente fantastica! Ci sono esperienze che non si possono descrivere mai abbastanza, vanno solo vissute, e questa edizione (la prima volta da Venezia a Ginevra) ne è stato uno dei classici esempi. L'edizione di esordio ha sempre un fascino particolare, e questa sulle strade di “casa”, quelle che conoscevo e non del tutto (e che sono andato in parte ad esplorare in preparazione data la relativa vicinanza), disegnata da L.Bezault a cavallo tra le Dolomiti e le Alpi Svizzere, è stata una prova che ha letteralmente lasciato il segno, oltre che per la difficoltà legate a km e dislivello anche per condizioni meteo al limite della praticabilità, aumentando la fatica e rendendo difficili e “sofferte” anche le discese….

Quasi in cima allo Julier (dalla foto gallery ufficiale HR)

Senza entrare nei dettagli delle singole tappe (consultabili facilmente su Strava) ho pedalato per 930km accumulando 20350mt per un totale di circa 38h in 7giorni consecutivi. L’evento partito da Conegliano (dopo il ritrovo di Venezia) si è disputato per le prime 4giornate in Italia con kilometraggi relativamente brevi (intorno ai 130/150km), per poi attraversare le lunghe vallate svizzere con veri e propri tapponi (170/180km) fino a concludersi a Ginevra dopo una tappa svizzero/francese. Una edizione resa ancor più impegnativa e “avventurosa” per il ridotto tempo post bici, in quanto a volte destinati in locations anche a 35/50km dalla sede di tappa per mancanza di ricettività per tutti data la concomitanza del ferragosto, obbligandoci ad extra di trasferimento in shuttle (anche la mattina dopo con sveglie letteralmente nel cuore della notte) e rendendo più difficile il recupero per la tappa successiva. Per quanto riguarda le difficili condizioni meteo, se è vero che esclusa mezza cronoscalata da Bormio allo Stelvio sotto la pioggia, e qualche goccia per pochi minuti quasi allo scollinamento del Pso Giau, ho sempre trovato strade asciutte; il freddo eccezionale patito in lunghi tratti di almeno 4 tappe è stato un ulteriore “avversario” da affrontare, che ha reso difficile tutto: dal controllo del mezzo, alla quasi impossibilità ad alimentarsi adeguatamente, alla non facile gestione di tutti i capi tecnici extra di cui poi ci si doveva liberare quando la temperatura nella parte finale delle tappe tornava a livelli quasi “normali” per la stagione.

Giunto alla quarta partecipazione HR, mi sono completamente ritrovato fin da subito nei meccanismi che caratterizzano la settimana, nella modalità “ride like a pro”, e mi è sembrata la cosa più naturale vivere 7giorni di fila, sempre in movimento con due soli “strumenti” a disposizione: la bici per andare da una sede di tappa all’altra e il borsone che deve contenere tutto quello che serve per farlo. La giornata è semplicissima: prima parte in bici, poi appena dopo l’arrivo immediato il pranzo, raggiungere la stanza dell’hotel nel più breve tempo possibile e iniziare a prepararsi in funzione della giornata successiva. Magari per i nuovi all’inizio la cosa non è così immediata e serve qualche giorno di adattamento; ma poi diventa tutto assolutamente normale, come un continuo ciclo che si ripete giorno dopo giorno con lo stesso ritmo mentre cambia lo sfondo di una location sempre diversa. Una vera e propria avventura, celata per certi versi sotto le spoglie di una “gara” avendo ampi tratti cronometrati (ma devo riscontrare con favore che rispetto alle prime edizioni sono aumentati i segmenti neutralizzati soprattutto certe discese per motivi di sicurezza), ma che di gara in senso prettamente agonistico ha ben poco! Dopo i primi giorni si manifestano i reali valori, e ci si ritrova man mano a pedalare quasi sempre con le stesse persone (i compagni di avventura) e l’unica gara che si affronta tutti insieme è con se stessi, per riuscire a mantenere il più possibile un rendimento costante, per assorbire gli inevitabili momenti di calo che possono capitare (e a tutti prima o poi succede), e allo stesso modo senza avere nemmeno troppo tempo per lasciarsi andare dopo quelli esaltanti in cui la gamba girava con facilità.
Dal punto di vista della tenuta è stata la mia migliore HR pur a parità di preparazione rispetto agli altri anni, sicuramente l’esperienza delle edizioni precedenti gioca un ruolo importante, ma allo stesso tempo una settimana che ho potuto correre anche grazie a tante persone (direttamente e indirettamente), che è giunto il momento di ringraziare.
Non faccio nomi e cognomi pubblicamente, e mantengo la linea, allo stesso tempo saranno tutti in grado di riconoscersi, quindi rigorosamente in ordine sparso il sentito ringraziamento a:
chi mi ha sistemato la bici prima della partenza in orari extra apertura negozio / chi mi ha fatto compagnia nel noiosissimo (anche perché pioveva sempre) ritiro in quota di 15giorni pre HR / chi mi ha letteralmente “raddrizzato” la schiena quando a 10giorni dalla partenza mi sono ritrovato in condizioni critiche al limite da compromettere la partecipazione / chi mi ha accompagnato a Venezia e chi a Venezia è venuto a trovarmi / chi mi ha seguito da casa ogni giorno / chi dalla Cina mi ha aggiornato in tempo reale dei vari passaggi cronometrati / chi è venuto a trovarmi a Merano dopo la tappa 2 / chi doveva accompagnarmi la tappa successiva e non è potuto venire ma si è fatto ugualmente sentire / chi mi ha accompagnato nella parte finale della marathon stage alla tappa 3, aiutandomi a superare un momento di difficoltà / tutti quelli che conosco personalmente (ma anche non) che mi hanno scritto ogni giorno su Strava / chi si è fatto vivo ogni sera / chi mi aspettava a Ginevra pronto a partire per la HR Alps / gli ex riders edizioni precedenti che non hanno fatto mancare l’incoraggiamento da Inghilterra, Francia e Israele / chi era lontano in vacanza, e “lontano” dai media per seguire l’evento e dopo ogni tappa c’era / chi non ha potuto partecipare per svariati motivi e so quanto ci teneva….
A tutte le persone della complicata macchina organizzativa sempre pronte a ogni svariata richiesta, e soprattutto a tutti quelli che insieme in sella, giorno dopo giorno, sono stati di fondamentale aiuto a superare le reciproche difficoltà e a condividere le forti emozioni.
Una edizione che ricorderò a lungo!!!



giovedì 14 agosto 2014

HR Dolomites & Swiss Alps


Tra poche ore 410 riders provenienti da 26 nazioni in rappresentanza dei 5 continenti si raduneranno a Venezia per la prima edizione delle HR Dolomites & Swiss Alps terza e ultima nata della famiglia HR e che va ad affiancare le già collaudate formule Alps (Ginevra-Nizza) e Pyrenees (Barcellona-Anglet). Le tre manifestazioni si svolgeranno in sequenza distanziate ciascuna da un giorno. Alcuni ciclisti (Iron) parteciperanno a due su tre, e altri (triple crown) circa 11 sui 1100 iscritti in totale, si cimenteranno nella “folle” impresa di correrle tutte e tre. La HRD si disputa in 7 tappe su percorso a cavallo tra Italia e Svizzera per una lunghezza di 930km accumulando 20.350mt di dislivello, scalando 17 mitici colli tra cui Giau, Pordoi, Gavia, Stelvio, Julier e Furka (solo per citarne alcuni over 2000) e toccherà come sede di tappa località famose e prestigiose quali: Cortina, Merano, Bormio, St.Moritz, Andermatt, e Crans-Montana prima della conclusione a Ginevra!
Le prime 4 tappe saranno in territorio italiano per passare in Svizzera con i giorni 5 & 6, e per poi concludersi anche con un tratto in Francia l’ultima tappa, prima della passerella conclusiva sul lago Lemano.
Circa un 20% i concorrenti (come il sottoscritto) che già hanno alle spalle almeno una HR, 46 le donne, e un centinaio quelli provenienti da paesi extracee come Australia, Brasile, Canada, Israele, Marocco, Messico, Nuova Zelanda, Singapore, Sud Africa e USA a testimonianza del carattere estremamente internazionale che da sempre caratterizza l’evento HR; Gran Bretagna, Francia e Svizzera le nazioni più rappresentate.
Sarà una edizione particolarmente impegnativa, ben oltre quanto dicano i semplici numeri perché saranno necessari dei trasferimenti in shuttle tra alcune località sia per come è dislocato il percorso, e sia perché in concomitanza della settimana del “ferragosto” non sempre è stato possibile trovare alloggio a circa 700persone (tra riders / organizzatori / volontari e varie) per una sola notte nelle affollate località sede di tappa; quindi a ciascuno a rotazione per qualche tappa sarà richiesto un trasferimento ulteriore (in shuttle) per raggiungere gli hotels.


Dopo le operazioni preliminari della vigilia trasferimento a Conegliano sabato 16 agosto per la prima tappa da 123km / 2600mt superando il Pso San Boldo e Pso Giau che si concluderà a Cortina d’Ampezzo. L’esperienza insegna di non esagerare al primo giorno, la settimana è lunga e impegnativa, ci sarà tempo di distribuire adeguatamente la fatica… anche se per molti riders non sarà facile trattenersi per l’eccitazione dell’evento che finalmente inizia dopo la lunga preparazione fisica e mentale che una “avventura” del genere richiede.

lunedì 21 aprile 2014

Dopo quattro mesi...

Da quando c’è il blog non è mai trascorso un periodo così lungo senza che postassi, questo non significa che abbia smesso di pedalare, anzi… i Km, le ore di sella e la passione sono sempre le stesse. Non ci sono spiegazioni particolari da ricercare, anche se inizialmente per esigenze di creazione archivio poteva sembrare un diario a scadenza settimanale, non l’ho mai concepito e trattato in tal senso, quindi ho sempre scritto solo se avevo qualcosa di interessante da raccontare. Sicuramente quello che rimane invariato è il tempo che si riesce a ritagliare per certe cose, e probabilmente sono cambiate certe abitudini….diciamo che il tempo del “ciclismo virtuale” (dove tra amici ci si incontrava a leggere, commentare e confrontarsi per mezzo dei reciproci post) si è sempre più trasferito su STRAVA, dove ormai sempre più numerosi ci si ritrova dopo i giri a fare le stesse cose semplicemente da una piattaforma diversa. La community è crescita davvero tanto negli ultimi mesi sia a livello di utenti che di offerte, proposte e stimoli. E’ un qualcosa di più del limitato gioco del confronto dei tempi su un segmento, quello può incuriosire all’inizio anche perché poi bisogna saper leggere attentamente dietro al tempo fatto registrare… e iniziare a considerare tutte le variabili del caso (tipo se giro individuale o collettivo, se amatore a tutta in gara o pro in allenamento al medio, momento del giro in cui è stato inserito il segmento, allenamenti nei giorni precedenti, km percorsi dall’inizio stagione ecc.). C’è poi tutto il resto che va dalla comoda archiviazione on line delle sessioni, alle analisi anche dettagliate delle uscite con funzioni simili a quelle dei software di gestione dei watt, ai sempre diversi e stimolanti challenge che vengono proposti o agli obiettivi che ciascuno sceglie di porsi che motivano ne più ne meno della partecipazione ad alcune manifestazioni agonistiche, alla possibilità di esplorare le tracce degli altri utenti per ampliare l’opzione dei nuovi giri a disposizione…. E ultimo ma non ultimo, la possibilità di confrontare i propri tempi (se si usava un gps anche qualche anno fa) e di vedere a distanza di tempo come “evolve” la prestazione in funzione sempre delle diverse variabili che entrano in gioco.
Questa è una delle ultime schermate proposte, un raccoglitore dei recenti challenge conquistati


E questo è il mio profilo per quanti non mi seguono ancora nella community.
http://www.strava.com/athletes/1053659

Nel frattempo è passato un altro inverno, e con la bella stagione si sta avvicinando il tempo per nuovi stimolanti giri che continuerò a raccontare.
Un saluto a tutti!!!

domenica 22 dicembre 2013

Rullata pre Natalizia


E anche per questo 2013 il Natale è ormai arrivato, un altro anno sta per finire lasciando spazio al successivo con le nuove pedalate e le grandi avventure che ci porterà. Ieri è stato “ufficialmente” il primo giorno di inverno anche se dal meteo non si direbbe… per fortuna qui non è ancora comparsa la neve, e se si escludono pochi giorni le temperature sono sempre state sopra lo zero. Questo però non ci deve illudere…conosco amatori fin troppo avanti di condizione/preparazione dato il calendario; e a meno che uno non si possa permettere di seguire i pro in Quatar / Oman, oppure di andare a svernare per due settimane a Tenerife, per non perdere la continuità di quanto fatto finora, meglio mettersi il cuore in pace che con l’arrivo dell’inverno (quello vero) complici temperature e condizioni meteo non sarà possibile cimentarsi in uscite eccessivamente lunghe sia per quanto riguarda durata che dislivello.
Personalmente a ridosso del Natale e con la prospettiva di iniziare l’anno in sella a latitudini più favorevoli, data la giornata piovosa mi sono dedicato a una seduta di rulli. E’qualche tempo che sto facendo prove in modo da calibrare adeguatamente gli esercizi per le tabelle di preparazione 2014 che inizierà a gennaio dopo le feste. Così complice anche il risicato tempo a disposizione (almeno fino a Natale) 60min di rullo sono stati quanto di meglio su cui potessi ripiegare.
L’upgrade per quest’anno riguarda la possibilità di usare i watt (direttamente) anche indoor mentre gli scorsi anni lavoravo indirettamente con quelli del glorioso e ormai “vintage” (ma pur sempre valido) Spin-Trainer TechnoGym. Ho infatti montato da qualche tempo una ruota con PowerTap sulla bici fissa che ho sul simulatore.

Senza entrare nei dettagli ho svolto un lavoro di media intensità con una fase di Forza alternando intervalli a diverse rpm (60 / 80) in Z3 come intensità, seguita da un altrettanto periodo di agilizzazione ad alte rpm (sempre oltre 95) con qualche allungo da 30” in Z5! Per curiosità l’allenamento è “costato” 640kj mentre nei 5 ultimi lunghi su strada per un totale di 17 ore ho consumato una media di 550kj per ora. Rispetto ai confronti che avevo fatto lo scorso anno di questi tempi dove c’era una marcata differenza il gap si è di molto assottigliato, ma è anche vero che sono spesso uscito in individuale e quindi ho pedalato con meno pause e con maggiore continuità rispetto a quando si va in gruppo.
Buon Natale a tutti!!!