Agosto 2013

Agosto 2013

domenica 31 agosto 2014

Haute Route Dolomites & Swiss Alps 2014 edizione I




20 agosto 2014, ore 7.15am ultimi km dello JulierPass 2284mt
HR riders escono dalle nuvole mentre albeggia, pochi momenti ancora al Gpm, temperatura prossima a 2°, da li a poco seguirà una discesa da “brividi” (anche nel senso termico) fino a Tiefencastel. Sarà una tappa lunga, la St.Moritz-Andermatt, molto lunga per 175km e oltre 3700mt di dislivello che mi hanno tenuto in sella per 7h30, pedalata al quinto giorno della settimana con alle spalle già 11000mt e 450km percorsi.
E’ solo uno dei tanti momenti della HR Dolomites prima edizione, ricordarli tutti sarebbe impossibile, forse rimane uno dei più significativi, di una classica giornata tipo in modalità HR.


(dalla foto gallery ufficiale HR)



Dopo essere stato finisher alla HR Alps I edizione da Ginevra a Nizza nel 2011, e dopo aver concluso l’evento da Barcellona a Biarritz lo scorso settembre 2013 per la prima HR Pyrenees, eccomi al termine anche di questa ultima nata nella grande famiglia HR: una edizione letteralmente “volata”, vissuta con una intensità incredibile tanto è stata frenetica, folle, particolarmente difficile… semplicemente fantastica! Ci sono esperienze che non si possono descrivere mai abbastanza, vanno solo vissute, e questa edizione (la prima volta da Venezia a Ginevra) ne è stato uno dei classici esempi. L'edizione di esordio ha sempre un fascino particolare, e questa sulle strade di “casa”, quelle che conoscevo e non del tutto (e che sono andato in parte ad esplorare in preparazione data la relativa vicinanza), disegnata da L.Bezault a cavallo tra le Dolomiti e le Alpi Svizzere, è stata una prova che ha letteralmente lasciato il segno, oltre che per la difficoltà legate a km e dislivello anche per condizioni meteo al limite della praticabilità, aumentando la fatica e rendendo difficili e “sofferte” anche le discese….

Quasi in cima allo Julier (dalla foto gallery ufficiale HR)

Senza entrare nei dettagli delle singole tappe (consultabili facilmente su Strava) ho pedalato per 930km accumulando 20350mt per un totale di circa 38h in 7giorni consecutivi. L’evento partito da Conegliano (dopo il ritrovo di Venezia) si è disputato per le prime 4giornate in Italia con kilometraggi relativamente brevi (intorno ai 130/150km), per poi attraversare le lunghe vallate svizzere con veri e propri tapponi (170/180km) fino a concludersi a Ginevra dopo una tappa svizzero/francese. Una edizione resa ancor più impegnativa e “avventurosa” per il ridotto tempo post bici, in quanto a volte destinati in locations anche a 35/50km dalla sede di tappa per mancanza di ricettività per tutti data la concomitanza del ferragosto, obbligandoci ad extra di trasferimento in shuttle (anche la mattina dopo con sveglie letteralmente nel cuore della notte) e rendendo più difficile il recupero per la tappa successiva. Per quanto riguarda le difficili condizioni meteo, se è vero che esclusa mezza cronoscalata da Bormio allo Stelvio sotto la pioggia, e qualche goccia per pochi minuti quasi allo scollinamento del Pso Giau, ho sempre trovato strade asciutte; il freddo eccezionale patito in lunghi tratti di almeno 4 tappe è stato un ulteriore “avversario” da affrontare, che ha reso difficile tutto: dal controllo del mezzo, alla quasi impossibilità ad alimentarsi adeguatamente, alla non facile gestione di tutti i capi tecnici extra di cui poi ci si doveva liberare quando la temperatura nella parte finale delle tappe tornava a livelli quasi “normali” per la stagione.

Giunto alla quarta partecipazione HR, mi sono completamente ritrovato fin da subito nei meccanismi che caratterizzano la settimana, nella modalità “ride like a pro”, e mi è sembrata la cosa più naturale vivere 7giorni di fila, sempre in movimento con due soli “strumenti” a disposizione: la bici per andare da una sede di tappa all’altra e il borsone che deve contenere tutto quello che serve per farlo. La giornata è semplicissima: prima parte in bici, poi appena dopo l’arrivo immediato il pranzo, raggiungere la stanza dell’hotel nel più breve tempo possibile e iniziare a prepararsi in funzione della giornata successiva. Magari per i nuovi all’inizio la cosa non è così immediata e serve qualche giorno di adattamento; ma poi diventa tutto assolutamente normale, come un continuo ciclo che si ripete giorno dopo giorno con lo stesso ritmo mentre cambia lo sfondo di una location sempre diversa. Una vera e propria avventura, celata per certi versi sotto le spoglie di una “gara” avendo ampi tratti cronometrati (ma devo riscontrare con favore che rispetto alle prime edizioni sono aumentati i segmenti neutralizzati soprattutto certe discese per motivi di sicurezza), ma che di gara in senso prettamente agonistico ha ben poco! Dopo i primi giorni si manifestano i reali valori, e ci si ritrova man mano a pedalare quasi sempre con le stesse persone (i compagni di avventura) e l’unica gara che si affronta tutti insieme è con se stessi, per riuscire a mantenere il più possibile un rendimento costante, per assorbire gli inevitabili momenti di calo che possono capitare (e a tutti prima o poi succede), e allo stesso modo senza avere nemmeno troppo tempo per lasciarsi andare dopo quelli esaltanti in cui la gamba girava con facilità.
Dal punto di vista della tenuta è stata la mia migliore HR pur a parità di preparazione rispetto agli altri anni, sicuramente l’esperienza delle edizioni precedenti gioca un ruolo importante, ma allo stesso tempo una settimana che ho potuto correre anche grazie a tante persone (direttamente e indirettamente), che è giunto il momento di ringraziare.
Non faccio nomi e cognomi pubblicamente, e mantengo la linea, allo stesso tempo saranno tutti in grado di riconoscersi, quindi rigorosamente in ordine sparso il sentito ringraziamento a:
chi mi ha sistemato la bici prima della partenza in orari extra apertura negozio / chi mi ha fatto compagnia nel noiosissimo (anche perché pioveva sempre) ritiro in quota di 15giorni pre HR / chi mi ha letteralmente “raddrizzato” la schiena quando a 10giorni dalla partenza mi sono ritrovato in condizioni critiche al limite da compromettere la partecipazione / chi mi ha accompagnato a Venezia e chi a Venezia è venuto a trovarmi / chi mi ha seguito da casa ogni giorno / chi dalla Cina mi ha aggiornato in tempo reale dei vari passaggi cronometrati / chi è venuto a trovarmi a Merano dopo la tappa 2 / chi doveva accompagnarmi la tappa successiva e non è potuto venire ma si è fatto ugualmente sentire / chi mi ha accompagnato nella parte finale della marathon stage alla tappa 3, aiutandomi a superare un momento di difficoltà / tutti quelli che conosco personalmente (ma anche non) che mi hanno scritto ogni giorno su Strava / chi si è fatto vivo ogni sera / chi mi aspettava a Ginevra pronto a partire per la HR Alps / gli ex riders edizioni precedenti che non hanno fatto mancare l’incoraggiamento da Inghilterra, Francia e Israele / chi era lontano in vacanza, e “lontano” dai media per seguire l’evento e dopo ogni tappa c’era / chi non ha potuto partecipare per svariati motivi e so quanto ci teneva….
A tutte le persone della complicata macchina organizzativa sempre pronte a ogni svariata richiesta, e soprattutto a tutti quelli che insieme in sella, giorno dopo giorno, sono stati di fondamentale aiuto a superare le reciproche difficoltà e a condividere le forti emozioni.
Una edizione che ricorderò a lungo!!!



1 commento:

  1. Grande Gabri, questa manifestazione è veramente eroica, oltre al fisico conta la testa per poter arrivare in fondo.

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