Di questa gara non sapeva nulla nessuno, tranne i pochi che l’avevano fatta che dicevano solo due cose: dura e caldo!
Alle 8.30 in griglia “si cuoce”, fanno già 27°. Si parte e ci sono 14km di pianura, e la velocità questa volta è più umana, solo 38km/h di media all’inizio della prima salita, segno che anche i forti la prendono con le pinze. Dopo il trasferimento in piano inizia la sofferenza, una teoria infinita di su e giù per 130km e 2700mt assolutamente indecifrabile e di difficilissima interpretazione: salite che sono “non salite”, e stesso discorso per le discese. Si fa fatica a trovare un ritmo, è tutto spezzettato, ti sembra di scollinare e invece dopo 20mt di discesa hai una contropendenza, e il tutto senza soluzione di continuità. Da programma le salite sarebbero state 9, ma vi assicuro che nonostante fossero indicate (solo all’inizio a dire la verità) da cartelli, non ho mai capito dove finissero esattamente. Questo rende un problema alimentarsi, e non lo faccio a dovere per una gara da 155km e per quel dislivello (errore). Un buon elemento incoraggiante, sono nel gruppo con diversi elementi con cui ho fatto le precedenti gare, quindi sono in linea con i miei standard. Dopo circa 55km i percorsi si dividono, quelli del medio se ne vanno, e così iniziamo finalmente a contarci e a capire chi siamo. Sono nel gruppo con la prima donna, una Cinelli, e i suoi validi (5) scudieri, penso “ok è fatta, basta stare con loro fino all’arrivo” solo che manca ancora un’eternità. Dopo un’altra salita si scende a Varzi, e da lì finalmente una salita abbastanza precisa, forse l’unica, fino al Gpm “Tre Passi”. I Cinelli, si sono staccati, e il gruppo in cui sono ha un ritmo troppo elevato per come oggi vado io, e quindi dopo 1km di salita, li lascio e salgo regolare seguendo i watt. Come spesso succede in questi casi, perdi qualcosa all’inizio, ma poi grazie alla regolarità del procedere, rientri man mano nei tratti duri; e poco prima del Gpm sono tutti avanti solo di 100mt, ma in discesa, stavolta mangio qualcosa (anche se a fatica) e siccome c’erano ampi tratti pedalabili, e con vento contro, non li riprendo più. Resto solo per 10km, procedo regolare. Ad un certo punto come delle furie mi riprendono i Cinelli, insieme ad altri 5, e questa volta mi aggancio volentieri al comodo treno. Qui apro una parentesi. Mi scriveva Cristina che quest’anno ha fatto miglioramenti macroscopici a livello di tempo a parità di percorso sul 2009, ma non avendo gregari ora più di così non può fare. Verissimo; lo consideravo vedendo la situazione dei Cinelli, qui addirittura più che un gregario c’era una squadra, 4 davanti di cui 2 che menavano (e noi ne abbiamo approfittato volentieri) in piano come delle locomotive, la ragazza, e uno dietro a protezione. Ormai nel panorama gare attuale, le donne con velleità agonistiche viaggiano tutte così, è vero che in salita la ragazza andava al suo ritmo, ma se in discesa hai chi ti disegna le curve, e in piano chi porta in scia, la musica è diversa rispetto a quelle sole e lasciate a se stesse che si arrangiano di volta in volta coi gruppi che trovano. Il treno dei Cinelli riprende quelli che mi avevano staccato sulla salita 5, e tutti insieme facciamo le salite 6 e 7 (per quello che si capiva dato il percorso). Però faccio fatica, e sono sempre più appesantito, e la spia della riserva inizia ad accendersi (purtroppo ho provato ad alimentarmi, ma appena ingerivo qualcosa, era ancora peggio). Appena inizia la salita 8, dopo 200mt li vedo andar via, impotente, mentre le gambe girano sempre più piano e la velocità diminuisce…era da tempo che non provavo certe sensazioni, e non sono mai piacevoli. Resto di nuovo solo e da dietro non arriva nessuno. Dopo il Gpm raggiunto davvero a fatica, la discesa (oggi dopo il cambio ruote, la bicicletta è tornata di nuovo finalmente guidabile, e non hai perso mezza posizione a scendere) nel tratto in piano, quando mancano 14km, mi riprende un altro gruppo, (gente che in condizioni normali avrei staccato su un cavalcavia), ma è una manna, e grazie a loro guadagno l’arrivo in 5h21 a 46min dal primo. La classifica non mente, oggi un bel passo indietro, ma nel regolamento coppa lombardia c’è la possibilità di scartare la gara peggiore come punteggio, e quella di oggi è possibile che lo sia. Se avessi tenuto quel gruppo, sarei arrivato 5min prima e nei primi 100; alla fine il bicchiere è sempre mezzo pieno, in una giornata storta, non troppo brillante e con un percorso “schizofrenico”, mi sono fatto 29km/h di media per 156km e 2700mt di dislivello. Avevano ragione quelli che dicevano che era dura e che avrebbe fatto caldo!
Ora ho un mese di tempo per preparare la Pantani, lì le salite hanno tutte un inizio e una fine ben precisa, ma anche altre caratteristiche!
Traccia giro
Provate a guardare il profilo del dislivello, rende bene l’idea
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