Agosto 2013

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lunedì 2 maggio 2011

GF BraBra 01 maggio 2011


Se azzeccata fu la scelta dell’esordio toscano, ancora meglio (se possibile) la seconda GFondo in programma. Orfani della GF G.Bugno noi brianzoli abituati a correre il primo maggio, ci siamo arrangiati, e quelli che come il sottoscritto hanno scelto di “ripiegare” sulle Langhe e il Roero, hanno fatto centro. Iniziamo con il dire che se una prova è alla 19esima edizione ha uno storico che garantisce livelli qualitativi e organizzativi più che soddisfacenti; succede purtroppo infatti che essendo florido il campione dei potenziali Gfondisti, ogni anno sempre nuove manifestazioni vengano proposte sul mercato (a volte senza la necessaria preparazione) e capita di incorrere in situazioni inadeguate. Per fortuna poi il tempo sancisce la verità, e le prove non all’altezza, dopo qualche edizione finiscono nel dimenticatoio senza rimpianti. Se non volete correre rischi, partecipate a questa gara e non ne rimarrete delusi. Una delle altre cose belle è l’orario di partenza, alle 10 si ha tutto il tempo di raggiungere la destinazione giungendo dall’arco di 200km, senza doversi alzare nel cuore della notte. Arrivo a Bra alle 8, e sbrigate le operazioni preliminari mi ritrovo alle 9 all’ingresso griglia dove incontro (e conosco di persona) Marco, il cui blog è uno dei più seguiti e di riferimento, e chiacchierando amabilmente l’ora di attesa passa molto in fretta. La bella giornata ha attirato molti anche all’ultimo, siamo in 1900iscritti di cui circa 1730partenti. Alle 10 pronti via con l’intento data la distanza dichiarata (160km), di iniziare più prudente e di non affannarmi più di tanto nel recuperare il più possibile sui partenti le due griglie davanti. Il percorso collinare è molto bello, su strade perfettamente praticabili, con poco traffico, senza una buca, in totale e completa sicurezza; sicuramente meno nervoso di quello toscano, prevede 3 salite dalle % abbordabili nei primi 55km fino alla separazione del medio. I buoni propositi di prudenza finiscono dopo la prima salita, infatti nel successivo tratto di pianura si forma un buon gruppo, si fa velocità, e sulla seconda salita sarebbe un peccato mollare, anche se questo mi obbliga a diversi fuori giri. La stessa cosa succede sulla terza salita, dove si procede a continui rilanci, l’andatura è davvero alta, poi per fortuna girano quelli del medio, ci ritroviamo tra lunghisti e viene impostato un ritmo più regolare in funzione della distanza. Per circa 30km nel lungo falsopiano a scendere la vallata del Belbo, accademica interpretazione della doppia fila, siamo in una quindicina, giriamo con collaborazione, regolarità e la velocità si mantiene elevata. Raggiungiamo un altro gruppo numeroso poco prima della impegnativa (anche se corta) salita di Camo. A questo punto rimarremo in pratica tutti insieme per i restanti 60km attraverso le dolci, ma continue asperità del Roero. Il gruppo di una trentina di unità si porta quindi all’arrivo, ma quando mancano 500mt mi sfilo e non partecipo alla volata, ormai la prestazione l’ho fatta, non sono iscritto al circuito (coppa Piemonte) e non aveva senso rischiare e intralciare chi invece aveva obiettivi di punteggio. In classifica comunque occupiamo dalla 77esima posizione a salire, e di quei trenta considerando il real time pur risultando tra gli ultimi della volata, guadagno più della metà delle posizioni, ma sono considerazioni relative. I numeri del GPS invece dicono che ho coperto i 153km per 2430mt di dislivello in 4h41 a 32.7km/h. Sono molto soddisfatto, siamo andati forte, e nonostante l’andatura sostenuta soprattutto nelle salite della prima fase, non ho accusato cali e cedimenti nel finale come invece era successo due settimane prima.

1 commento:

  1. Ciao Gabriele,ottima prestazione,come interpretazione della gara sembra la fotocopia della mia,in pratica anche noi dopo la salita di Camo abbiamo fatto gruppo e così siamo arrivati fino al traguardo.Considerando che era solo la 2° granfondo di stagione hai fatto una buona media,e ti sei piazzato bene.
    Ciao e speriamo di trovarci ancora,è stato un vero piacere conoscerti di persona.

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