Agosto 2013
martedì 5 luglio 2011
GF Fausto Coppi 03 luglio 2011
Non ho mai nascosto che questa GFondo sia una delle mie preferite, in un calendario con ogni anno sempre più prove sempre più uguali le une alle altre, e sempre più livellate su standard qualitativi mediocri ma con forte impronta di marketing, una gara che rimane fedele a se stessa, al suo spirito e così diversa dalle altre, è elemento di forte caratterizzazione. A partire da un regolamento molto chiaro che esclude ex pro, elite e under 23 nei precedenti 5anni (stessa cosa per le donne, ma limitata a 3 anni), per finire a parlare di un percorso molto suggestivo che si inerpica per valli e montagne selvagge, brulle, incontaminate, dove non passa nessuno, e dove spesso purtroppo le intemperie fanno danni che condizionano il tracciato della gara (edizione 2011 e 2008 solo per fare un esempio). In questa occasione le frane hanno trasformato il lungo in una prova più simile al medio, e interpretata come una GFondo primaverile da fare in apnea, più che come una prova estrema da 200km! Fin dalla vigilia in piazza Galimberti il “coppista” si riconosce subito: silenzioso e concentrato (sapendo cosa solitamente lo attende), si prova la maglia da indossare obbligatoriamente in gara (regola copiata poi da altre GFondo) e si sottopone alla verifica tessera pena l’esclusione dalla manifestazione (dovrebbe essere sempre così, invece è stata l’unica eccezione che mi è capitata quest’anno… questo non fa altro che avvalorare quanto scritto prima, cioè che oggi alla maggior parte degli organizzatori interessa solo incassare la quota di iscrizione piuttosto che rispettare davvero il regolamento). L’indomani alle 7 dalla stessa piazza, in un clima sobrio ed essenziale senza (per fortuna) l’immancabile dj che urla stupidaggini a fior di decibel con l’idea di caricare i ciclisti (qui non serve alcuna carica, quella te la da il percorso che tutti rispettano e affrontano con la dovuta e necessaria attenzione) ma solo dopo le normali raccomandazioni dall’altoparlante si parte, e questa volta data la riduzione del tracciato si va a tutta. Siccome sono con l’amico Paolo, rinuncio per una volta alla prima griglia cui avrei diritto, e insieme siamo subito costretti all’inseguimento; al bivio lungo/medio dopo 16km la media è 37km/h, e si inizia a tutta il Montemale; solo 4.5km che nemmeno ci si rende conto di fare. Purtroppo al Gpm non c’è Paolo, e quindi proseguo e scesi in val Maira si forma un gruppo molto numeroso (anche se è un gruppo da oltre il centesimo, ormai i “treni giusti” sono ben avanti) che continua per quasi 30km fino a Ponte Marmora per i 22.5km al 7% che portano via colle Esischie fino alla Fauniera. Inutile postare un profilo di questa salita, nessuno spiegherebbe in maniera adeguata come è fatta, si tratta di quanto più irregolare si possa immaginare: continui cambi di %, strappi anche ostici e successivi spianeggiamenti per poi cambiare di nuovo con sequenze più ravvicinate o meno…insomma una salita di non immediata interpretazione che obbliga a lavorare molto coi rapporti. In cima che raggiungo bene, tenendo un gruppetto che si era formato dopo il km 8, paesaggio e panorama grazie a una giornata stupenda sono incredibili, ma nemmeno il tempo di indossare l’antivento e giù per il vallone dell’Arma, per una discesa che mi ha creato non pochi problemi. I primi 12km circa sono stati un vero incubo. E’ vero che come dice Paolo il fondo era perfetto, vero che la generosa presenza degli alpini distribuiti a segnalare ogni punto o curva pericolosa è una vera chicca dell’organizzazione, ma si tratta sempre di una striscia di asfalto, tortuosa, molto tecnica che corre a strapiombo esposta per lunghi tratti: non c’è alcuna protezione, se vai lungo o sbagli una curva non ci sono tante alternative…Per fortuna la seconda metà è più umana, iniziano i tratti dritti, la velocità sale e dopo 25km siamo in valle Stura. Pochi km pianeggianti e poi inizia la terza salita, la Madonna del Colletto di 7.7km al 8%, anche su questa sto bene, e ne recupero e sorpasso diversi (ormai ci sono anche quelli del medio insieme), e poi dopo un’altra tecnica discesa, da Valdieri a tutta di nuovo fino all’arrivo. Dopo qualche km ci ritroviamo in sei, c’è collaborazione e quando siamo quasi a Borgo San Dalmazzo vediamo davanti un bel gruppo di almeno una ventina di unità… l’inseguimento è entusiasmante e si conclude a pochi km dall’arrivo, tocca proprio a me chiudere gli ultimi mt e ricevere i complimenti di uno spagnolo che era stato tra i più attivi in precedenza. Poi la piazza e l’arrivo. Sono state 5h02 per una distanza minore (134km) e meno dislivello (2950mt) dei dichiarati. Stavo molto bene e mi sarebbe piaciuto vedere sulla 200km, il tempo da fare era assolutamente alla portata. Invece la classifica non è all’altezza delle altre prove, ma la cosa è relativa… sicuramente il livello (al mio “livello”) molto alto, e data la tipologia di gara che poi si è sviluppata, riuscire a stare più avanti e sfruttare la scia dei treni giusti almeno fino a Ponte Marmora avrebbe tolto qualche minuto, nulla da dire invece per il ritmo e la velocità tenuti in salita. Mi sono proprio divertito, e la voglia di rifare il lungo c’è sempre… chissà…magari l’anno prossimo.
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Bella prova Gabriele,certo spiace che abbiano tagliato una buona fetta di percorso,si spera che l'anno prossimo torni ad essere la vera Fausto Coppi.
RispondiEliminaCiao
da quello che leggo sei uno che va forte, io (purtroppo) no. ma ho avuto la fortuna lo scorso anno di fare questa gf (una foto e lo sfondo del mio blog)e devo dire che ti entra dentro. immagino tu abiti più vicino di me a cuneo spero che riuscirai a farla lunga, io forse (ma non da solo troppe spese) un giorno spero di tornarci... a si mi chiamo davide, piacere gabriele un saluto anche ai tuoi amici di blog...
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