Agosto 2013

Agosto 2013

sabato 26 novembre 2011

Un 2011 da ricordare

A una ipotetica domanda della maestra a scuola su quali siano stati i tre momenti più belli della stagione sulle due ruote appena conclusa, la risposta sarebbe in rigoroso ordine cronologico ma di invertita importanza: la gita al colle delle Finestre, la due giorni al Tour de France e la Haute Route.
Allora spendiamo qualche parola sui rispettivi eventi che hanno impreziosito una ennesima stagione sempre in sella e sempre da ricordare.


Tengo sempre nel calendario annuale qualche giornata dedicata a scoprire (o riscoprire) alcune tra le innumerevoli salite che il ricco territorio alpino ci regala, e quest’anno con una settimana di anticipo sul passaggio del Giro d’Italia abbiamo colto l’occasione per andare in val di Susa e affrontare il Colle delle Finestre. Si tratta di una salita con la “S” maiuscola coi sui 18,6km al 9,1% e soprattutto con gli ultimi 8km sterrati…forse una delle uniche rimaste percorribili in bdc, dopo che hanno asfaltato i km del Gavia dopo S.Apollonia (nel 1995 ho fatto in tempo a precorrere anche quelli). Diciamo subito che siamo stati bravi (o fortunati) a scegliere la data giusta, infatti la porzione sterrata era chiusa al traffico e già preparata quasi perfettamente per il passaggio dei girini… siamo saliti in una situazione di particolare intimità, con tutta la montagna a nostra disposizione, nel silenzio della natura rotto solo dall’affanno del nostro fiatone…


Diametralmente opposta come situazione l’assistere al passaggio del Tour de France, che non ha certo bisogno di presentazioni, è la corsa a tappe più importante e l’evento sportivo più seguito al mondo dopo i mondiali di calcio e le olimpiadi, anche se questi sono a scadenza quadriennale! A volte sconfina in Italia, ma anche quando non succede, il passaggio sulle Alpi è spesso a pochi km dal vicino confine, e merita la relativa trasferta (in fondo sono solo 250km, e se ci si organizza per tempo per due giorni non pesano nemmeno).
E’ stata una bella occasione per vivere da vicino la corsa, sia con l’arrivo di tappa a Pinerolo che l’indomani con il passaggio sull’Izoard (proprio pochi km dopo che era letteralmente esplosa la corsa) in una tappa che rimarrà negli almanacchi. Quello che mi ha colpito della due giorni, a parte la solita “grandeure” dei transalpini, anche il passaggio della carovana che dura quasi un’ora, autentico spettacolo nello spettacolo della gara. Poi incredibile il clima di festa, con tifosi di tutte le lingue molti dei quali si spostano per alcuni giorni per seguire più tappe. Pochi sport permettono un contatto così diretto tra noi appassionati praticanti e i nostri campioni.



E da ultima, ma non ultima, la Haute Route la recente appena nata ma già grande, gara a tappe itinerante che ci ha portato attraverso le Alpi da Ginevra a Nizza in 7gionri per 730km e 17000mt di salita che ha guadagnato a pieni voti la definizione di “the World’s Toughest and Highest Cyclosportive”. Era un concetto di gara attorno al quale avevo girato parecchio, ma senza mai riuscire a trovare adeguata realizzazione; finalmente è capitata la giusta occasione ed è stata una grande esperienza sportiva ed umana: l’unico pensiero per l’intera settimana è stato pedalare, recuperare per pedalare ancora, e ancora pedalare…mentre a tutto il resto hanno pensato i bravi organizzatori. La cosa che ha lasciato il segno è stato il senso del “viaggio”, quando entri in una griglia la mattina con la tua bici, vedi e sai da dove parti, ma scoprirai soltanto dopo km e dislivello dove ti ritroverai, quella che sarà la nuova meta….e così per più giorni, insomma un qualcosa il più vicino possibile a quello che affrontano i pro nelle grandi corse a tappe. L’evento ben oltre la semplice sequenza di 7giorni di gara ha già attratto per la successiva seconda edizione ciclisti da tutto il mondo con 30nazioni rappresentate rispetto alle 23 di quest’anno, e con 450pettorali dei 500 messi a disposizione il giorno delle registrazioni venduti in poche ore a dispetto di una quota di partecipazione non proprio popolare.

E così il 2011 sulle due ruote è ormai concluso… tra qualche settimana anche quello del calendario se ne andrà, ma lascerà il posto ad un altrettanto bello ed appagante 2012!!!

5 commenti:

  1. Ottimo racconto e....
    grazie avermi permesso di sognare,anche con solo 3 minuti di lettura!!!!!

    RispondiElimina
  2. replico alla grande le parole di antonio!!!

    RispondiElimina
  3. Complimenti!
    Ma la prima foto del post da dove è tratta?

    RispondiElimina
  4. si tratta dell'anello del giro della cima della Bonette (la strada più alta d'Europa coi suoi 2802mt) che parte dall'omonimo colle che è leggermente più basso 2715mt.

    RispondiElimina
  5. Ciao,
    sono Sara e lavoro come digital pr per l'agenzia di comunicazione MediaHook.
    Mi piacerebbe inviarti un pò di materiale press, saresti interessato?
    Grazie
    Sara
    s.mohamed@mediahook.it

    RispondiElimina