Agosto 2013

Agosto 2013

domenica 26 agosto 2012

HR 2012 Stage 7

La HR 2012 si è tragicamente conclusa con la morte di un corridore durante l’ultima tappa: nella discesa del Col de la Couillole uno svedese ha perso il controllo della bici in una curva ed è volato oltre la protezione andandosi a schiantare decine di metri più sotto contro le rocce nelle Gorges du Cians. Nonostante gli immediati soccorsi non c’è stato nulla da fare.
Gli organizzatori non hanno diffuso la notizia durante la gara (anche se qualcuno era riuscito a saperlo) e tutto è proceduto con la celebrativa conclusione sulla Promenades a Nizza.
In seguito è comparso uno scarno comunicato sul sito (che potete trovare) in cui si parla di fatalità eccezionale in questi tipi di eventi, e durante la cena finale è stato osservato un minuto di raccoglimento.

Non lo conoscevo personalmente, era uno forte che stazionava tra i primi 35, e quindi nella griglia “elite” dove ogni mattina partivano i migliori 75 del gruppo. La sera precedente durante il briefing gli organizzatori avevano rimarcato di continuare a prestare attenzione che ormai era l’ultima tappa, ma forse è stato solo destino.
Man mano che la notizia si è diffusa un senso di infinita tristezza è andato a mescolarsi alla gioia comunque giustificata di quelli che faticosamente avevano meritatamente guadagnato dopo sette giorni intensi il tanto agognato traguardo.

Dopo il ritiro non ho più voluto pedalare (non si recupera in una notte una condizione come la mia) e quindi ho trascorso la giornata in auto insieme alla simpaticissima Susan (la moglie di Jeff) che è stata ben felice per una volta di non dover guidare seguendo la corsa, e abbiamo fatto assistenza ai ristori. Ho anche scattato delle foto al penultimo colle in cui ho potuto constatare nonostante fossimo all’ultimo giorno quanto fosse alto il livello e quanto forte andassero i primi 50/70 concorrenti, ma non me la sento di postarle.

Non ha senso morire per una gara in bicicletta….eravamo in vacanza e a divertirci, e uno di noi (uno del gruppo) non è più tornato a casa… inutile aggiungere altre considerazioni.

Approfitto solo per un rapido copia/incolla da una e-mail ricevuta qualche mese prima dal saggio Lenny (il capitano del nostro team italo-israeliano) grande amico, forte ciclista di esperienza e che in classifica era molto vicino alla posizione dello sfortunato ciclista.
Le sue parole in questa occasione sembrano scontate ma pesano come macigni, e riguardano l’atteggiamento da seguire in gara, mai dimenticare che è solo un gioco e basta davvero un attimo:

I have three rules for these events

1. Ride safe and return without injury (having returned once with a big injury this is N.1 rule by far)
2. Don’t trash your gear – we are not professionals we have to pay for what we break
3. Get the best result you can

If you change the order then you always run into trouble!


1 commento:

  1. Purtroppo sono cose che succedono,incosapevolmente quando partiamo per una gara sappiamo che ci sono dei rischi,ma la passione è più forte.Mi spiace molto per la tragedia avvenuta,e anche se non lo conoscevo era uno di noi...

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