Ieri è stata una giornata strana dagli aspetti ambivalenti. Abbiamo scelto un giro relativamente breve e in linea con il momento affrontando salite medio / corte anche se con una certa intensità: le impegnative rampe del Cagliano dove in pratica sono iniziate le prime sfide tra amici in sella ad una MTB 20anni fa, ma che poi ho sempre saggiamente evitato con la specialissima; e poi il Colle Bza affrontato tutto d’uno fiato fin da Pescate passando per Galbiate senza la canonica fermata. La prestazione per quanto limitata a quanto affrontato è stata molto incoraggiante, fisicamente sto ancora bene e i watt registrati per il picco di 20minuti assolutamente sovrapponibili a quelli degli ultimi due fine settimana precedenti!
Ma allo stesso tempo ho iniziato ad avvertire i primi segni della stanchezza (soprattutto mentale) di una lunga stagione che è quasi prossima alla conclusione. Mi è pesato alzarmi per fare colazione due ore prima dell’orario di inizio della pedalata, ho sentito freddo (forse più di quanto dicesse il termometro) la prima parte dell’uscita pur passando gia alla manica lunga, mi ha intristito più del dovuto la giornata nuvolosa, anche se poi a un certo punto è spuntato il sole. Se guardo indietro alle prime settimane della stagione, solo al ponte dell’Immacolata lo scorso dicembre sono stati 420km in quattro uscite consecutive.
Sta per giungere il momento di iniziare a rallentare per assecondare la planata verso il riposo necessario tra una stagione e la successiva, mai come quest’anno ho deciso di incrementare / migliorare la qualità dello stesso. Settimana prossima “l’ultima uscita” per assistere al Giro di Lombardia, poi inizierà il classico ciclo-fitness domenicale (sempre che non piova e con strade praticabili naturalmente) e nulla di più.
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