Agosto 2013

Agosto 2013

mercoledì 11 agosto 2010

Pedalando in Costa Azzurra


E’ qualche anno che ogni tanto pedalo in Costa Azzurra, tutto iniziò nel ’97. Ci sono venuto in primavera, estate e soprattutto in inverno, quando da noi le strade sono sporche di sale e le temperature prossime allo zero, mentre qui si pedala con clima “primaverile”. Pur essendo attualmente in situazione “marittima-balneare”, non disdegno qualche saltuaria pedalata, tanto per muovere la gamba, approfittando della ricca offerta di percorsi per tutti i gusti e le esigenze. Unica indicazione obbligatoria quella di cercare di limitare soprattutto in certi orari il “bor de mer” davvero impraticabile e affollatissimo, e portarsi qualche km all’interno per poter pedalare più tranquilli e allo stesso tempo facendo qualche mt di dislivello.


Propongo due tracce:

1. 105km con 1840mt disl.
Si abbandona la N98 tra Antibes e Cagnes, e si prende la D4 con classica direzione Biot-Valbonne-Opio, la strada tende a salire con qualche mangia e bevi. Dopo un rognoso km all 11% si arriva a Pre-du-Lac e da qui discesa a Pont du Loup dove si risalgono le gourges (gole) dell’omonimo fiume. A Bramafan si devia per Gourdon e da qui si continua a salire (facile) fino al Col de l’Ecre. Poi (siamo a 1100mt di quota) dopo qualche falsopiano via Col de Ferrier si guadagna la Route Napoléon (N85) e quindi Grasse. Da qui c’è solo l’imbarazzo della scelta per tornare al mare, l’importante è lasciare la precedente N85 che in questo tratto diventa superstrada a doppia corsia vietata alle bici.

2. 110km e 1365mt disl.
Dopo il periplo del Cap d’Antibes si continua fino a Cagnes, e poi si sale per Vence. Da qui la classica ascesa allo stesso colle, che è solitamente uno dei giri da “primo gennaio”, si tratta di una salita regolare e di 10km scarsi. Tanto per rendere l’idea di cosa significhi pedalare qui in inverno, recuperando un vecchio file polar, riporto una temperatura di 10° al Gpm a quota 1000mt. Va bene che lo strumento era esposto al sole, ma siamo comunque distanti anni luce dalle temperature dei nostri inverni, e dai vari abbigliamenti con giubbotti iper-tecnici e copri scarpe in neoprene (che ci fanno assomigliare più a dei goffi palombari che a dei ciclisti)… ma torniamo alla nostra bella estate. Dopo lo scollinamento si va per qualche km pianeggiante nell’interno, e poi si scende per la strada delle gourges du Loup fatta nell’altro giro a salire. Lungo la discesa potrete vedere cascate e qualcuno che nonostante la vicinanza col mare preferisca le acque di un fiume e la pratica del canyoning. Poi si risale a Pre-du-Lac e da qui Grasse, e poi discesa fino a Cannes, questa volta spostati più a ovest rispetto a ieri. Poi rientro lungo mare…è sempre un piacere fare un poco di scarico in agilità ai piedi dei palazzi della Croisette.


Sono giri assolutamente fattibili, con dislivelli onesti, in linea e compatibili con la situazione. Per quanto mi riguarda non posso altro dire che: sono fresco, la gamba c’è, e ogni tanto pedalo! Nei prossimi giorni ho intenzione invece di “esplorare” e raccontarvi altre salite di un certo livello, per continuare degnamente il “viaggio” francese…

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