Agosto 2013

Agosto 2013

lunedì 18 aprile 2011

GF Bettini 17 aprile 2011


Lo scorso autunno nel definire il calendario avevo scelto alcune prove da fare in preparazione “fuori” dai soliti giri e dalle solite GFondo. Il ciclista è un animale “ripetitivo”, lo è nel gesto della sua pratica, e tali abitudini poi si ripercuotono anche nel fare spesso le stesse cose, come partecipare spesso alle stesse gare. La GF Bettini scelta come esordio non poteva essere novità migliore in tal senso. Inserita come prova nel circuito regionale del Granducato di Toscana, presenta un percorso simile per certi tratti alla prova di Cecina (ma svolto in senso inverso), a forma di otto con un primo anello da 100km e 1260mt (in comune con il medio) e poi un secondo di altri 48km con altri 1050mt di dislivello. Causa una frana e il mancato permesso al transito per la strada originaria, c’è stata una modifica che ha portato il lungo a 148km e 2300mt. Ma parlare di km e dislivello dice poco su come è disegnato un percorso, infatti in questo caso il punto più alto raggiunto era poco più di 600mt e di salita vera e propria non è che ce ne fosse molta, ma in compenso non c’era un metro di pianura, una serie continua di strappi e cambi di % che hanno messo a dura prova le gambe, e che hanno richiesto un continuo “smanettamento” per cambiare sempre rapporto (pena indurire ulteriormente le gambe). Altrettanto rari i tratti di strada dritta, con una teoria continua di curve e contro curve che già durante la breve ricognizione della vigilia in auto (per ritirare il pacco gara), ha reso la guida abbastanza faticosa. Paolo Bettini in una presentazione aveva parlato di un gara che aveva delle analogie a una classica del Nord, un percorso da Ardenne, infatti gli organizzatori hanno inserito tra i vari passaggi anche il mitico muro di Cerreto, una rampa da 200mt al 18% che rimandava ai muri del Nord.
Per il resto le zone mi sono abbastanza famigliari grazie alle vacanze trascorse in costa degli Etruschi, e anche se su tali percorsi mi ero spesso allenato, non vi avevo mai gareggiato.
In una soleggiata e bellissima giornata primaverile, resa limpida dall’immancabile vento di queste zone, alle 10 di mattina (quindi ad un orario perfetto) mi muovo dalla griglia iscritti (per intenderci l’ultima nella sequenza dopo la vip e quella abbonati) con circa 900 persone davanti su 1200 iscritti. La partenza in discesa, e poi subito un tratto di salita molto irregolare su strada tortuosa occupata per tutta la sede da ciclisti, ha reso l’inevitabile inseguimento più faticoso del previsto. Dopo circa 20km in cui forse ho speso troppo, mi ritrovo in un gruppo finalmente adeguato, e davvero numeroso con cui di fatto completeremo l’anello fino alla fine del medio. Si viaggia davvero bene, e nonostante le continue curve anche nei tratti a scendere su Castagneto Carducci e Bolgheri, non ho assistito a particolari performances di folli discesisti, tanto meno a cadute e neppure agli inevitabili momenti di tensione che a volte, causa l’esasperato agonismo, accompagnano le prove cui sono solito partecipare. Dopo aver rifiatato in un tratto controvento ci portiamo ai piedi del “Cerretemberg” avendo percorso circa 90km a oltre 36km/h di media. Sul muro si accende la corsa, (non che finora si era andati a spasso), mancano pochi km di salita e poi a Pomarance c’è l’arrivo del medio: quindi i molti che concluderanno la prova alla ricerca delle posizioni per la classifica, alzano di fatto il ritmo. Dopo esserci separati, e dopo un particolare rifornimento volante con tanto di borsa di tela contenente borraccia e barretta (altra chicca dell’organizzazione) proprio come fanno i pro, si inizia l’anello finale. Rimaniamo in pochi, ma contrariamente a quanto pensassi il ritmo invece che regolarizzarsi si inasprisce, e la corsa diventa dura; si susseguono gli scatti e gli allunghi, e si spende sempre più. I km passano e il dislivello si accumula… purtroppo intorno al 125km un momento di difficoltà, il ritmo è troppo elevato per quello che mi è rimasto, e quindi perdo una parte del gruppo; in realtà ci sfilacciamo, altri dietro mollano e rimango da solo per buona parte del restante percorso fino a pochi km dall’arrivo, quando vengo ripreso da altri due, e concludo quindi in 4h35 circa 32.4km/h di media!

Esperienza più che positiva, gara molto bella, divertente, su strade dove non abbiamo incontrato un semaforo e forse 4/5 auto (ferme) in senso contrario. La consiglio a tutti quelli che avessero la voglia di programmare la trasferta e che non conoscessero la zona; in tutta onestà me la immaginavo più facile, ma ve bene così, è stato il giusto esordio.
Il prossimo appuntamento tra 15giorni, si va alla scoperta di un’altra prova inedita, la Bra-Bra inserita nella Coppa Piemonte.

3 commenti:

  1. Complimenti! Ottimo esordio!

    una gf in Toscana mi manca ... chissà, magari il prossimo anno ....

    Cristina

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  2. Bravo Gabri, ottima prova per essere l'esordio.

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  3. Complimenti per l'esordio stagionale,ottima media.Corro anch'io a Bra,magari ci vediamo.
    Ciao

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