Agosto 2013
domenica 10 aprile 2011
Udace Lurago d'Erba
Dopo la positiva esperienza dello scorso agosto, prima di tornare alle GFondo, avevo in mente di correre almeno una gara a circuito per fare ritmo, e per evitare di trovarmi con il cuore che esce dalle tempie dopo 500mt dalla partenza all’esordio tra sette giorni. Per quanto mi sia allenato come da programmi, non avevo più gareggiato dallo scorso settembre, e si sa che in gara comunque il ritmo è diverso. La prova Udace di Lurago d’Erba cade come la giusta occasione. Il percorso misura un anello di quasi 14km con 150mt di dislivello a giro, da ripetere per cinque volte. Conosco le strade per averle percorse (a tratti) in diverse occasioni, ma fare il giro in quel senso e in gruppo sarebbe stata piacevole e stimolante novità. L’obiettivo è semplice: rimanere in gruppo e fare una bella serie di variazioni di ritmo cui inevitabilmente si è costretti in gare del genere. La giornata è ancora eccezionalmente calda, anche ventosa in senso contrario nel lato lungo dell’anello a scendere. La partenza della mia categoria (Veterani) questa volta è insieme a quelle Cadetti Junior e Senior. Dopo aver incontrato Roberto anche lui iscritto e in ripresa dopo recente indisposizione, alle 10 ci portiamo alla partenza, ma con sorpresa siamo davvero numerosi… mi aspettavo una situazione più “intima” come l’altra volta, invece si vocifera che sfioriamo le 200 unità. Pronti via, qualche centinaia di mt fino a raggiungere il punto più alto e poi giù in discesa a gran ritmo. Per quanto il gruppo ricordi più quello di una GFondo dati i numeri che quello di una gara a circuito si procede senza particolari rischi e problemi, in tutta la gara non ho assistito a nulla di pericoloso, anche se alcuni alla fine alcuni hanno protestato per l’eccessivo numero di partenti e per le diverse categorie messe insieme: come spesso succede, ovunque c’è sempre qualcuno che ama lamentarsi. I giri si susseguono velocemente, sto bene e mi sembra di fare meno fatica rispetto all’altra prova completamente pianeggiante, e ci sta: in salita risalivo parte del gruppo senza particolare affanno, per poi recuperare in discesa, insomma i tratti di pura pianura (quelli a me ostici a tali velocità) erano limitati. Alla fine competo i quasi 70km in 1h41 a 41,1km/h di media; 43km/h la media del giro più veloce il primo, e 39,6 quella l’ultimo quando ormai verso la metà il gruppo ha rallentato.
Obiettivo della giornata raggiunto, domenica prossima la prima GFondo in Toscana su altre strada che conosco.
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Guardando l'altimetria nemmeno un metro di pianura.
RispondiEliminaAlla fine viene fuori un bel dislivello e pensare che questo circuito è uno tra i più facili del Comasco.