Agosto 2013

Agosto 2013

sabato 13 agosto 2011

S.Barbara P.so Bordala e Bondone


L’itinerario di oggi è un deja vù, l’avevo percorso due anni fa a fine agosto, ma per una serie di motivi allora non fu una delle mie pedalate più brillanti, fu una di quelle giornate in cui la bicicletta non va nemmeno in discesa (gambe e testa erano altrove), e quindi ci tenevo a ri percorrerlo in condizioni decenti, dato che come giro mi era particolarmente piaciuto.



Insieme a Paolo oggi sulla prima salita c’è anche Andrea, che non gareggia più da due anni, ma è stato un gfondista da alta classifica per diverse stagioni. La nostra amicizia “ciclistica” è sempre stata trasversale ai risultati, ai tempi quando arrivavamo noi, Andrea aveva già fatto la doccia… ma poi, dopo la gara si stava sempre insieme. Oggi invece chi non è più agonista, fa un giro ridotto mentre noi continuiamo, ma quello che non cambia è che ci si ritrova sempre dopo la pedalata, con Andrea sempre in vantaggio a livello di doccia.
Appena usciti da Arco, nemmeno il tempo di scaldarsi e inizia il S.Barbara che con la sua strada stretta, con numerosi tornanti in mezzo a un bosco di faggi e conifere, prende subito quota regalando a tratti belle visuali sul Garda sottostante. La salita misura 13km, ma i primi 9km sono al 8.6% di media, poi nel finale si addolcisce. Dopo la breve ma insidiosa picchiata su Ronzo-Chienis, salutiamo Andrea e continuiamo per altri 4.5km fino al P.so della Bordala. Da qui una discesa molto bella, con curve tecniche inizialmente e poi lunghi rettilinei da massima velocità per la Valle di Cei, ci porta al bivio della strada che risale al Bondone. Caratteristica del percorso è la quasi totale assenza di traffico, sono strade poco battute, anche in una stagione turistica come questa, e la cosa non guasta mai. Ci immettiamo quindi sulla salita proveniente da Aldeno, mancano 16,5km al Gpm in località Viotte, la pendenza è subito impegnativa, nei primi tratti esposta al sole ma con splendide vedute panoramiche sulla valle dell’Adige. Dopo un tratto di respiro in falsopiano, da Garniga Vecchia si pedala all’ombra del bosco, con pendenze sempre costanti per quasi 8km, fino a raggiungere il bivio che da un lato prosegue fino a Vason (a destra) e dall’altro scende su Lasino. Il tempo di una foto sul gruppo del Brenta parzialmente coperto dalle nuvole, e picchiata entusiasmante per 20km su strada ampia, larga, dritta, quasi deserta con ampi facili tornanti che permettono anche a chi non ha molta dimestichezza con le discesa, di fare ottime velocità. Una volta in basso non è finita, c’è ancora un breve dente di 4km circa con pendenze facili ma con un forte vento contrario (mi è capitato due volte su due alla stessa ora del giorno) prima della finale discesa su Dro, e gli ultimi 5km piatti (gli unici trafficati di tutta la giornata) prima di tornare ad Arco. Un bellissimo percorso circolare da circa 90km per quasi 2600mt di dislivello. Si conclude la due giorni con circa 9ore di bici sfiorando i 5900mt di salita.


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