
Il programma della prima settimana era di fare un carico continuo di sette giorni per abituarsi alla settimana di gara. Naturalmente tutto era da vedere anche in base a come reagivo, non essendo allenato a un lavoro del genere. Fino al quinto giorno tutto è andato come previsto, poi ci si è messo il meteo, con due giorni negativi (soprattutto la domenica) ma l’obiettivo troppo importante in questo momento, e quindi con adeguati aggiustamenti sono riuscito ugualmente a pedalare sette giorni su sette.
Domenica
Avrei dovuto fare un lungo, ma piove e non sembra smettere. Quindi inverto con la seduta successiva che prevede una salita da fare a ritmo quasi cronoscalata per simulare la tappa 4. Sono anche costretto a cambiare salita (ne avevo in programma un’altra) e mi vesto il più possibile per proteggermi dall’acqua e scendo fino a Dimaro sotto la pioggia per poi risalire ancora sul C.C.Magno. In questo caso è un vantaggio avere la casa in cima al passo, si arriva in cima alla salita e ci si ferma, senza rischiare di prendersi un malanno a scendere tutti bagnati e sudati. Tempo e wattaggi molto incoraggianti, abbasso sensibilmente il mio migliore tempo che risaliva all’agosto 2008 fatto in piena forma. 30km con 920mt dislivello.
Lunedì
Piove ancora di prima mattina, ma alla prima schiarita discesa in auto a Tione dove c’è qualche sprazzo di azzurro per un lungo con 3salite nelle valli Giudicarie. La prima è l’affascinante e selvaggia val Daone (in quasi 40anni che abbiamo casa, non l’avevo mai vista), che è molto lunga, ma con un tratto facile nella prima parte, incontrate penso 5/6 auto in tutti i 50km tra salita e discesa, e con il traffico di questi giorni sulle Dolomiti direi che è stata una ottima scelta. Poi ritorno e salita ai monti Zeller da Breguzzo e quindi di nuovo a Tione, ultima salita con il P.so Durone che avevo già affrontato tanti anni fa, ma che ricordavo più regolare, senza gli strappi al 15% inseriti in un km all’ 11% di media! Totale 102km per la solita uscita km zero di pianura, per 2635mt dislivello.

Si chiude la prima settimana con 9100mt di dislivello, che sono un ottimo lavoro considerando due uscite di scarico quasi pianeggianti. Ora un po’ di riposo, si riprende 11 e 12 con due uscite interessanti.
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