
Non c’è Inverno senza neve, e prima o poi doveva arrivare. Siamo stati fin troppo fortunati finora, con una stagione a dir poco eccezionale in rapporto ai precedenti anni (ricordo copiose nevicate a fine novembre e bibliche fughe da Milano a metà pomeriggio con gente che arrivò a casa solo a mezzanotte con le strada paralizzate solo tre anni fa per es.), e date le previsioni antecedenti al weekend si preannunciava una due giorni difficile, con allerta della protezione civile su Piemonte, Liguria e parte della Lombardia. Ma date le premesse è andata non bene, ma benissimo.
Sabato: esco in solitaria nonostante la strada umida e l’imminente pioggia in arrivo per fare finalmente i miei test in salita (dopo tanti rimandi i precedenti weekend, è richiesto riposo assoluto il giorno prima dell’esecuzione della prova, e non sempre ho avuto sabati disponibili in tal senso) per la definizione della FTP (functional threshold power) che sarebbe la più alta potenza sostenibile per un ora da un ciclista prima che inizi a insorgere la fatica. La prova consiste, dopo adeguato riscaldamento, nell’esecuzione in un test di 20 minuti pedalati in salita cercando di produrre il più alto wattaggio medio possibile per l’intero intervallo. C’è tutta una dinamica da seguire che ometto per brevità, e poi il valore registrato viene ridotto del 5% e si ottiene così la FTP, grazie alla quale con i moderni software di gestione dei watt quali WKO o GoldenCheetah si ricavano le famose 7 zone di potenza che tanto trovano riscontro tra gli amatori (sempre più numerosi) che di questi tempi si affidano ai rilevatori di potenza. Per curiosità ho registrato un valore di 4.45 watt/kg cui corrisponde una FTP di 4.23! L’intera sessione è durata 3h, pedalati alla media di 4° nelle quali ho accumulato 1270mt sfiorando i primi fiocchi di neve alla fine della salita del test, tramutatisi in pioggia sottile verso la fine dell’uscita.
Domenica: dopo che ha piovuto/nevicato (a seconda delle zone) per tutto il pomeriggio e parte della serata, la giornata è grigia e fredda (3.5°), ma fortunatamente dalle strade quasi praticabili (eccezion fatta solo per qualche tratto fradicio) e si va da Monza per un giro sulle salitelle delle brianza insieme a Vittorio e Nicola. Alla fine pur con qualche brivido di troppo nelle gelide discese (per fortuna brevi) registro altri 1130mt in 3h30 di uscita.
Direi oltre più ogni rosea previsione con 6h30 di sella nel weekend in cui la neve ha fatto la sua comparsa (niente di incredibile se non una spolverata), siamo stati per fortuna solo lambiti dalla perturbazione.
E proprio in questi giorni come in una simbolica pedalata che continua tra tutti gli appassionati praticanti, ricevo dall’amico Lenny qualche immagine di un recente loro giro Israeliano tra Gerusalemme e il mar Morto con temperature sui 18° (con qualche punta fino a 25°) anche se a onor del vero mi raccontava che la prima parte della pedalata è stata sferzata da un vento piuttosto freddo. Per loro il problema delle temperature si pone con l’estate, di fatto a luglio e agosto è quasi impossibile pedalare.

Noi qui invece tutti fermi,la neve non è stata abbondante ma le strade erano in condizioni pessime.
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