
Continuiamo a vivere un qualcosa di eccezionale, tutti dalla Valle d’Aosta alla Sicilia alle prese con un’incredibile ondata di neve e gelo anche se qualcuno è messo meglio e altri meno; si dice che trascorreranno almeno 40anni (così sosteneva un meteorologo) prima che si riverifichi un evento come quello in corso, inutile fare considerazioni.
Data la generale stagnante situazione avevo voglia anche per solo due giorni di non vedere più quella coltre bianca che a causa del gelo sembra non volersene andare più. Avevo voglia di poter camminare normalmente sui marciapiedi, di altrettanto normalmente poter parcheggiare, di poter uscire di casa senza la sensazione di entrare ogni volta in una cella frigorifera, e di non leggere il termometro sempre sotto zero da quindici giorni e che anche quando migliora va a 1° o poco più, e per poco più di qualche ora occasionalmente. Solo dopo tutte queste cose alla fine e come corollario, avevo anche voglia di poter fare una pedalata sebbene invernale, ma degna di questo nome.
Così a due giorni dal weekend decido di improvvisare una “evasione ” in Costa Azzurra, da noi anche la Toscana della recente scorsa vacanza è eccezionalmente sotto la neve, quindi rimane solo la Francia. Sapevo che non avrei trovato un “El Dorado”, dai rilevamenti meteo on line e dalle previsioni la situazione non sarebbe stata certo quella del solito clima che sono abituato a trovare in inverno, in fondo sono solo 100km più a ovest dell’area ligure dove sono state recentemente rimandate le prime GF della stagione; ma in questo momento è tutto relativo e passare da -8°/-2° di range a -1°/8° è come andare ai Caraibi. Poi se ci fossero state le condizioni per pedalare, tanto di guadagnato, ma non era certo la priorità!
Sabato
Esco nell’intervallo tarda mattinata-primo pomeriggio, ma la temperatura percepita è ben inferiore ai circa 3° di media registrati, ma più che per l’effetto wind chill dello spostamento, per il sommarsi di un continuo vento gelido che accompagna tutta la pedalata. Ma almeno la strada è pulita, senza sale e il timore di trovare ghiaccio dietro ogni curva (quasi un sogno), la guida è più rilassata, e ne risulta un buon lungo anche con un decente dislivello senza ibernarsi. Quasi 4ore per 1395mt.
Domenica
Decisamente meglio, calato il vento la temperatura è più che accettabile 5,5° di media ma con momenti al sole in cui si sta decisamente bene (alle stesse ore a casa c’erano almeno 10° in meno)! Sul lungomare qualche runners che si allena, altri fanno semplicemente jogging, diversi gruppi di cistiti, mentre poco distante in acqua qualcuno con il surf sfida un mare ancora agitato dal vento del giorno prima… insomma un paesaggio più vivo, mosso e colorato rispetto al gelido bianco siberiano cui ci stiamo anestetizzando. Completo un anello una volta lasciata la costa andando anche nell’interno per quasi 100km e 850mt di dislivello.

E’ stato quasi un weekend “normale” anche ciclisticamente parlando con circa 7h30 di sella.
Per il resto, bisogna solo saper aspettare che prima o poi passerà…
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