Ma quanto fa davvero freddo?

In questi giorni l’Europa è attraversata da una ondata di gelo che rimarrà negli almanacchi; c’è poco da aggiungere è sufficiente leggere le varie notizie in proposito e vedere le innumerevoli foto di situazione innevate e/o gelate che giungono da località solitamente “tiepide” anche in questo momento della stagione.
Naturalmente nella pratica di una disciplina outdoor il freddo è un qualcosa con cui inevitabilmente, prima o poi, tutti ci siamo confrontati in questi anni. Senza entrare nel merito su cosa fosse meglio fare (uscire o fare sedute indoor) in questo weekend di “sospensione”, tutto o molto è stato cambiato, alterato o rimandato rispetto ai soliti ritmi; c’è stata anche una sorta di gara a chi leggeva la temperatura più bassa! Ma spesso ci si dimentica un aspetto importante, e cioè il famoso effetto “wind chill” che si legge sovente nei siti meteo quando vengono previste le varie temperature. Molto semplicemente si tratta della temperatura realmente percepita (ben oltre quella letta sui termometri) in funzione del vento, in quanto quest’ultimo aumentando la velocità con cui il corpo disperde calore, aumenta la sensazione di freddo. Per noi ciclisti il discorso trova applicazione in funzione dello spostamento, in pratica nel momento in cui ci muoviamo ad una certa velocità è come se incontrassimo vento alla stessa stando fermi. Esistono diverse tabelle in proposito, come la seguente.


Tanto per fare un esempio, pedalare a 30km/h a -5° (e nel weekend nella mattinata si è registrato anche meno) porta ad una percezione di -13°!
Ma è una sensazione che ho lasciato provare a qualche temerario (anche se usciti con mtb o bici da cross), per me è stato già al limite pedalare a 4° di media lo scorso weekend. Per il momento della mia stagione, dopo un ottimo gennaio, oggi mi sono volentieri accontentato di fare i miei “lavori” indoor a 20° in maglietta e pantaloncini con adeguata playlist in sottofondo!!!