Lo scherzo di carnevale è un weekend con temperature e clima da primavera inoltrata pur trovandoci a un mese dalla fine dell’inverno. Si tratta dell’ennesima eccezione che naturalmente questa volta subiamo molto ma molto volentieri dato quello appena trascorso; tuttavia non va dimenticato che un balzo di 25° in quindici giorni non è proprio uno scherzo. Bisogna concedere il tempo all’organismo di adattarsi: la fisiologia, l’omeostasi, i bioritmi hanno delle dinamiche precise…è un poco riduttivo pensare di risolvere il tutto solo vestendosi più leggeri al posto dei soliti capi tecnici da palombaro/invernali a distanza di una settimana con l’altra.
Sabato
Con Gabry e Alfredo dopo qualche mese si torna nella bergamasca per una buona distanza a cavallo di valle Imagna, Brembana e ritorno. Affrontiamo prima la forcella di Berbenno (variante Ceresola), poi da Zogno la salita di Miragòlo, e quindi di nuovo a Berbenno dal versante di Laxolo. Come settimana scorsa ognuno sale del proprio ritmo per poi ritrovarsi a fine salita. A causa di qualche incidente meccanico (due forature su tre biciclette) e relative pause, il giro è durato ben oltre le 5h10 di pedalata effettiva per un totale di 1900mt, ma la giornata era piacevole e si stava bene anche fermi al sole.
Domenica
Un’altra bellissima giornata resa particolarmente limpida dal vento come non capita spesso da noi, ma quando succede sembra quasi di “toccare” i giganti alpini piemontesi. Oggi gli orari e gli impegni di ciascuno non coincidono, e quindi parto per un giro individuale. In direzione del lago il vento in senso contrario è molto forte e obbliga a spingere più del dovuto; dopo 40km decido di cambiare programma, direzione e affronto: Maggiana, Galbiate, Colle Bza e Lissolo per 95km con altri 1100mt di salita.
Totale della due giorni 230km in 8h30 per 3000mt. Molto bene, febbraio se ne va e sono riuscito a pedalare quasi normalmente per 3 weekend su 4. La tenuta è in crescita, soprattutto il giro odierno mi ha dato indicazioni positive in considerazione di un sabato dai tempi di recupero ridotti, culminato con serata e cena non proprio propedeutica alla pedalata successiva. Solo qualche tempo fa dopo un giro come quello di ieri (e in questo momento della stagione) avrei a fatica optato per una sgambata da due ore pianeggiante e pausa caffè; ma la direzione scelta è ben precisa e anche se mancano tanti mesi alla gara a tappe, i riscontri del nuovo approccio sempre più incoraggianti.
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