Agosto 2013

Agosto 2013

domenica 25 marzo 2012

In giro per l'Appennino



Insieme a Paolo abbiamo in programma un bellissimo giro a cavallo dell’appennino tosco-emiliano; la traccia è opera sua, ma in occasione della mia venuta è stato scelto un itinerario che nella sua completezza era tempo che non affrontava (e forse non ricordava nei dettagli). La giornata è bella e la temperatura primaverile. Si parte da Fontanelice (BO) e dopo una ventina di km in lieve falsopiano a salire affrontiamo il valico del Paretaio come prima salita, poi discesa su Palazzuolo sul Senio per il P.so della Sambuca già conosciuto lo scorso maggio al Giro di Romagna. Quindi dopo l’ostico dentello a risalire fino alla bivio che ritorna in Emilia, la prima pausa caffè per poi scendere dapprima con tecniche curve impegnative, e poi con lunghi rettilinei da lungo rapporto fino a Borgo S.Lorenzo (FI). Ora siamo in zona Mugello e arriva la terza salita (Giogo di Scarperia) durante la quale ci accompagna il rombo delle auto che girano al vicino autodromo. Stiamo bene, pedaliamo, i km passano e il dislivello sale. Dopo il passo veloce discesa fino a Firenzuola per la salita finale al P.so della Futa; altra pausa rifornimento e quindi una teoria di saliscendi per 13km fino al P.so della Raticosa, che nonostante sia quasi alla stessa quota del precedente ci ha fatto accumulare altri 250mt di salita. A questo punto è quasi tutta discesa (pur con le tipiche caratteristiche delle strade appenniniche dove si incontra sempre qualche contropendenza) per riguadagnare l’auto dopo quasi 6h di pedalata con 4 ascese (abbastanza regolari, dalle % non impossibili ma pur sempre da 30’-35’ di continua percorrenza ciascuna), distribuite in quasi 150km per 3200mt di dislivello. Era dallo scorso agosto che non affrontavo certi dislivelli, e sinceramente non mi è mai capitato a fine marzo di fare pedalate di questa portata, ma oggi è stata una giornata così, oltre i programmi vaghi (era un itinerario che Paolo aveva fatto anni fa ma con delle varianti) ci ha “portato” la strada… le indicazioni e i riscontri via via incontrati a livello di tenuta sono stati molto positivi. E’ stata anche una delle prime uscite con la nuova R5, che a parità di taglia è abbastanza diversa dalla precedente (cambiano gli angoli e di conseguenza il passo), e in discesa è una favola; se penso ai “sorci verdi” visti per due anni con la R3sl, e a tutti i gruppi che in gara che ho regolarmente perso dopo gli scollinamenti, è stato un investimento azzeccato. Proprio perché non mi ritengo un discesista, una bici sicura e che aiuta è sicuramente un gran bel vantaggio. Un ringraziamento a Paolo per la solita ospitalità, la compagnia e per la scelta dell’itinerario quasi tutto su strade amene e abbastanza solitarie (in questi giorni frequentate più dagli appassionati bikers che dai ciclisti), in una bellissima zona che merita almeno una volta di essere pedalata.

1 commento:

  1. Complimenti Gabriele,vedo che ti stai preparando a puntino per la Ginevra Nizza.
    Ciaooo

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