Agosto 2013

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martedì 1 maggio 2012

GF 7Rocche Toscane 29 aprile 2012


Alla stessa latitudine e non solo in senso prettamente geografico dell’esordio in Corsica, arriva la seconda GF in calendario che si corre in Toscana, e la terza cui partecipo (dopo Cecina e Bettini) tra quelle che si disputano a pochi km dalla casa del mare. Una dopo l’altra ho intenzione di esplorarle tutte, mancano ancora Rosignano, Elba e Grosseto. È sempre un piacere correre da quelle parti magari approfittando come in questa occasione di una mini vacanza, il territorio sembra fatto apposta per pedalare, sicuramente mancano le salite alpine, ma è ricco di salitelle e saliscendi che sono i giusti ingredienti per fare ritmo in gruppo, tutti requisiti che le prove primaverili allenanti devono avere. Suggestiva la location partenza e arrivo dal duomo di Massa Marittima, ed ennesimo regalo il numero dei partecipanti allineato a quello della prova francese (non ci avrei scommesso), lo scorso anno sfiorava le mille unità, ma essendo la manifestazione uscita dal circuito regionale del Granducato, siamo in circa trecento. Dispiace per i bravi organizzatori che hanno lavorato bene, e per l’evento che merita, ma sicuramente hanno influito anche le condizioni meteo negative con pioggia prevista e purtroppo arrivata puntualmente durante la manifestazione; personalmente un secondo successo nella ricerca di eventi lontani dai grandi numeri che stanno caratterizzando le mie attuali scelte. Premesso che la fatica e la gara si fanno comunque, dal mio punto di vista è molto bello arrivare comodamente un’ora e mezza prima della partenza, trovare comodamente parcheggio (anche in un borgo come questo), e dopo aver preso il caffè, trovare comodamente posto in terza fila nella griglia di partenza solo venti minuti prima della partenza…certe cose non hanno prezzo! Purtroppo è nuvoloso e fa freddo, la vigilia c’era un bel sole e temperature quasi estive, oggi 10° in meno, il vento sembra per fortuna soffiare meno che quando sono uscito da casa, ma non piove. Pronti via e dopo l’uscita dal centro in discesa a velocità controllata, si parte con una strada inizialmente in falsopiano a salire che poi diventa salita per circa 15km anche se interrotta almeno quattro o cinque volte da mini discese, per poi riprendere fino al punto più alto della manifestazione. Nei primi km l’andatura del gruppo non è impossibile e si riesce a stare coi primi per circa mezz’ora, poi all’ennesimo allungo e fuori giri nei tratti duri (non siamo che all’inizio e non aveva senso impiccarsi) ci sfilacciamo e si forma un buon gruppo livellato sui reali valori e con cui si farà gran parte della prova. Il percorso è una scoperta km dopo km, non lo conosco ma non è un problema, lo si conosce man mano che lo si pedala… per il resto non bisogna fare altro che chiedere a qualche collega locale che ragguaglia sulle caratteristiche delle “salite” che si incontrano, per la gestione dei momenti in cui alimentarsi. Peccato per la giornata grigia, il sole avrebbe colorato diversamente la bellezza dei posti attraversati, la strada è (a livello di fondo) tendenzialmente bella e la traccia scorre filante senza difficoltà, a parità di gara (km e dislivello) la GF Bettini è molto più impegnativa come itinerario, tecnicamente obbliga a una guida molto più nervosa. Incredibile come il territorio cambi in soli pochi km in linea d’aria passando dalle vicine colline metallifere alla maremma grossetana. Dopo circa 75km si dividono i percorsi e la maggior parte del gruppo se ne va sul medio anche perché iniziava a cadere qualche goccia. Ora rimasti in circa sette/otto unità continuiamo più regolari (come sempre succede quando rimangono solo i lunghisti) ma purtroppo la pioggia inizia ad aumentare con maggiore intensità. Inevitabilmente diventa un’altra gara, l’andatura finora soprattutto nelle discese era stata sostenuta, ma d’ora in avanti siccome nessuno di noi è un pro e non ci sono in palio punti UCI world tour, si scende prudentemente e con attenzione, e la media naturalmente si riduce. Gli ultimi 20km piove davvero forte, siamo ormai completamente fradici dalla testa ai pedi, e cercando di uscire dalle scie per prendere meno schizzi in faccia, attraversiamo la piana del lago dell’Accesa fino all’erta finale breve ma insidiosa che riporta al duomo di Massa. Concludo i 146km e 2300mt a quasi 32km/h di media di una bella prova, che mi ha dato riscontri oggettivi e soggettivi in crescita rispetto all’esordio, e soprattutto avendo pedalato anche questa volta in bellissimi posti… meteo a parte, ma ormai in questo periodo è una costante.




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