Agosto 2013

Agosto 2013

lunedì 8 ottobre 2012

Menaggio - Valle San Iorio - Varenna


In conclusione di stagione c’è ancora spazio per qualche pedalata “diversa”, prima che sia tempo dei ripetitivi (anche se inevitabili) avanti /indietro al lago dei mesi più freddi. Le energie psicofisiche sono in calo, non è più tempo di kilometraggi e dislivelli estremi, ma allo stesso tempo grazie ancora a qualche bella giornata ne approfitto per realizzare un idea (non certo mia ma già ampiamente proposta e attuata da altri), che è quella di abbinare il trasporto della bici con altri mezzi per andare subito al dunque tagliando noiosi e (in questo momento) inutili trasferimenti. La zona dell’alto Lario è molto bella, e la sponda occidentale è per noi purtroppo abbastanza scomoda da raggiungere: se si eccettua il giro del lago ma che viene solitamente percorso in gruppo in versione racing, manubrio tra i denti e occhi fissi sulla strada, è raro andare a pedalare dal quelle parti. Ed è un vero peccato perché invece la zona offre numerose valli con altrettante salite a fondo cieco che obbligano a ritornare (forse anche per questo snobbate da molti) ma che tecnicamente e a livello di paesaggio sono molto remunerative. Lasciata l’auto in una ancora addormentata Varenna, con quindici minuti di comodo traghetto (quasi un servizio personale data l’ora) raggiungo Menaggio dal lato opposto dove parte la pedalata. Circa mezz’ora di riscaldamento e da Dongo inizia la salita che porta in Valle san Iorio (una tra le più facili presenti), per la precisione la valle inizierebbe da Gravedona, ma la strada salendo dalla valle parallela (Albano o Dogana) dopo aver raggiungo il crinale della montagna passa nella vicina. La salita è lunga, non impossibile (ma impegnativa data la condizione) e dopo i primi 6km allo scoperto, si entra in boschi di castagne robinie e betulle, c’è qualche ricco sulla strada da evitare, ma in estate l’ombra è garantita. La strada si conclude dopo 17km (ne sono stati asfaltati altri due rispetto al profilo proposto, così mi spiega un mtbiker incontrato) per continuare off road fino al Passo San Jorio, oggi solo turistico ma importante via di comunicazione con la Svizzera nel corso della storia. Discesa quindi al lago e trasferimento sul versante opposto con altri due brevi strappi questa volta di pochi km prima di raggiungere nuovamente Varenna ora affollatissima da turisti stranieri.
Alla fine sono risultati 92km e 1600mt (più che sufficienti) per un giro “alternativo” e interessante e che segna l’arrivederci con le salite lunghe (quelle che necessitano di oltre 1h per essere scollinate) fino alla prossima stagione. Se e quando sarà ancora salita da qui alla pausa invernale saranno sempre e solo segmenti di pochi km, e ancora solo per qualche settimana.






Nessun commento:

Posta un commento