Agosto 2013

Agosto 2013

domenica 2 giugno 2013

Alta Val Brembana



La Val Brembana è una zona ricca di opportunità per pedalare, molto nota soprattutto nella sua porzione meridionale oltre che ai locali, a noi brianzoli grazie alla contiguità dalla vicina Valle Imagna, e ai più per averne percorso un tratto con la GF Gimondi da Zogno a S.Giovanni Bianco. Ma la valle continua e non si ferma lì, anzi andando nella porzione più settentrionale ci sono diverse opzioni, e cosa non da poco il traffico si è ormai diradato, situazione che ai ciclisti non può che fare piacere. Motivo principale dei passaggi in alta valle è l’accesso al temibile versante del P.so San Marco, salita davvero impegnativa che coi suoi 18km al 8% di media meriterebbe una considerazione maggiore di quella che invece riceve rispetto ad altre salite molto più celebrate nell’arco alpino; ma purtroppo il San Marco paga una location infelice non potendo essere abbinata ad altre ascese e quindi venendo di fatto esclusa dal Giro. A parte il San Marco si diramano in alta valle diverse salite interessanti: Mte Avaro, Conca di Ceresola, Foppolo e Roncobello che hanno l’unico difetto di essere a fondo cieco e di non permettere anelli circolari, anche se si può sempre percorrerle con andata e ritorno.



In questo momento di limbo climatico, nell’attesa di poter finalmente pedalare in quota ho individuato una traccia che mi permettesse di fare qualcosa di diverso, e di svolgere un allenamento mirato su fondo e regolarità in vista degli impegni futuri.
Ho percorso un giro con tre salite scegliendo come base di partenza S.Pellegrino terme; la mattina l’aria era frizzante e soffiava un vento in senso contrario che sicuramente ha caratterizzato la giornata facendola molto limpida, ma allo stesso tempo ha reso l’avvicinamento ad Olmo al Brembo più impegnativo di quanto previsto. Come prima salita ho affrontato il difficile Mte Avaro la cui strada origina da Olmo al Brembo proprio in prossimità di quella che sale al San Marco, e presenta una evidente progressione di difficoltà, che si conclude con un tratto finale di circa 5km al 9.7% che si affronta con almeno 35’ di salita nelle gambe. Una volta sceso fino a Lenna sono passato nella valle adiacente che sale verso Foppolo, per raggiungere la tranquilla Roncobello; e quindi tornando verso S.Giovanni Bianco avrei affrontato l’ultima salita in programma, quella che sale a Era da Scalvino. Purtroppo l’inizio non è ben segnalato (si tratta di una salita poco famosa) e quando ho imboccato la prima strada che saliva mi sono reso conto dopo qualche km che stavo andando altrove, poco male ho sempre percorso altri 8km al 8% passando per Brembella prima di riguadagnare S.Giovanni e quindi S.Pellegrino. Ogni tanto perdersi fa bene, aiuta ad aprire la visuale e ad uscire dai soliti schemi, in fondo si tratta sempre e solo di una strada che sale parallela o adiacente a quella prevista, e come ogni strada che sale prima o poi finisce e quindi si ridiscende!!!

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