Agosto 2013

Agosto 2013

martedì 6 agosto 2013

Alpe d'Huez e Col de Sarenne


L’ultimo giorno del soggiorno francese prevedeva un giro con Alpe d’Huez, discesa dal Col de Sarenne e doppio passaggio inevitabile data la location per il Col du Lautaret. I 21 tornanti che da Bourg d’Oisans portano ai 1815mt dell’Alpe d’Huez sono una delle salite più famose, celebrate e frequentate di tutto il mondo. Si tratta di una ascesa relativamente giovane, quando nel 1952 venne percorsa per la prima volta i “miti” del Tourmalet, Izoard e Galibier erano già adulti di mezza età, tutta via l’Alpe le ha con gli anni letteralmente surclassate divenendo oltre che arrivo quasi obbligato al TdF, un luogo “cult” di pellegrinaggio ciclistico con adepti provenienti da tutto il mondo. Secondo alcune stime ci sarebbero circa trecento amatori ogni giorno che si cimentano sulle sue rampe. Per quanto possa valere (ma comunque è significativo per rendere l’idea) le registrazioni di Strava al momento in cui scrivo riportano: 1340 passaggi per lo Stelvio da Prato, 1045 sul Mortirolo da Mazzo, 4290 sul Mte.Ventoux da Bedoin, e oltre 9000 per l’Alpe. La salita misura 14km nel percorso ufficiale del TdF con una media che sfiora 8% (l’ultimo km in pratica è quasi piatto 3%) la parte più difficile sono i primi 2km poi migliora, ma sostanzialmente ha nella regolarità della pendenza una delle sue peculiarità oltre che dai tornanti quasi piatti dove si può rifiatare; in definitiva non è una salita impossibile, ma pur sempre difficile. E’ anche chiamata la “montagna olandese” per 8 vittorie su 13 edizioni disputate dal 1976 al 1989, divenendo un appuntamento fisso per gli arancioni che già da qualche giorno prima del passaggio della gara colonizzano il 7° tornante trasformandolo in una vera e propria curva da stadio!


Avevo già fatto la salita alla HR 2012 e ho voluto tornarci potendola considerare da un’altra visuale (la HR nel bene e nel male “storpia” tutto); confermo che non è una salita che mi entusiasma, complice anche il traffico molto intenso di auto e moto che ho incontrato durante la percorrenza. Secondo alcuni puristi è una salita scenografica e artificiale come la stazione sciistica sulla sua cima, e non nascondo che sono in parte d’accordo con la visione: non la cambierei mai con la Casse Deserte de l’Izoard oppure con la “pietraia” del Ventoux, ma rimane un parere personale!
Lasciata e superata l’Alpe però si entra in un altro mondo con la strada pastorale che porta al Col de Sarenne: recentemente inserita al TdF per permettere la doppia ascensione all’Alpe, conosciuta dai salitomani da tempo è stata recentemente battuta anche al Delfinato ed è inserita nella GF Vuajany, oltre che essere stata percorsa (ma a velocità controllata data la pericolosità della discesa) alla HR 2012; una strada esposta che corre in una valle di incontaminata bellezza.


Tornato sulla direttiva D10191 ho riguadagnato il Lautaret per concludere il giro.




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