Agosto 2013

Agosto 2013

giovedì 22 luglio 2010

Verso il Ventoux


Ai primi di agosto, finalmente durante le vacanze, verrà il giorno del brevetto del Ventoux. Sarà una giornata impegnativa ma molto appagante, scalare il gigante di Provenza dai tre lati in una sola volta. Numeri importanti: 4285mt di salita per 136km, una vera impresa!!!

Di seguito per entrare nell’ottica, una descrizione del lato sud (il più famoso) tratta dal libro “La fiamma Rossa” di Gianni Mura (si riferisce al Tour del 2002)

Il Ventoux è una bruttissima bestia che non somiglia a nessun’altra salita. E’ unico. Solo sei volte il Tour è arrivato lassù, altre sei lo ha scalato ma il traguardo era altrove, Avignone o Carpentras. C’è una differenza sostanziale: andare oltre la cima permette di dosare gli sforzi, sapendo che si può recuperare in discesa. Arrivare in cima rende più disumano lo sforzo. Perché si respira male, a volte sembra di non respirare. Sarà il microclima, quello che consente ai botanici di ammirare, in Provenza, il papavero di Groenlandia e la sassifraga dello Spitzberg. Domani si sale dal versante più duro, da Bédoin. Simpson morì a 1500mt dal traguardo nel ’67, dopo essere caduto due volte in mezzo alla pietraia. Lì sulla destra, c’è la stele che lo ricorda. Amfetamine più insolazione, stabilì l’autopsia. Lì in cima Merckz nel ’70 finì sotto la tenda a ossigeno da vincitore, lì in cima Mallejac perse conoscenza nel ’58. Il Ventoux non è Pirenei, non è Alpi Marittime. E’ una sentinella della pianura, un avamposto maligno e calvo che nei secoli ha entusiasmato solo il Petrarca. E’ un bubbone che i corridori eviterebbero volentieri. Dal villaggio di Bédoin (290mt) alla cima (1912mt) sono 21km. La salita è dura, con tratti al 10%, quando la strada è coperta dagli alberi, ma quello che spaventa i corridori viene dopo, più o meno all’altezza di Chalet Reynard (1600mt). Lì sparisce del tutto la vegetazione, ci sono solo pietre, asfalto rugoso. Chi dice che si entra in una serra, chi in una fornace, chi in un inferno. Se non c’è il sole a picco c’è il vento in faccia, e la fatica è comunque enorme…

1 commento:

  1. A due anni di distanza, ricordo solo una bellissima giornata di sole, un'immensa emozione e soddisfazione alla conclusione della terza ascesa...
    Bonne chance mon ami...

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