
E’ qualche anno che ogni tanto pedalo in Costa Azzurra, tutto iniziò nel ’97. Ci sono venuto in primavera, estate e soprattutto in inverno, quando da noi le strade sono sporche di sale e le temperature prossime allo zero, mentre qui si pedala con clima “primaverile”. Pur essendo attualmente in situazione “marittima-balneare”, non disdegno qualche saltuaria pedalata, tanto per muovere la gamba, approfittando della ricca offerta di percorsi per tutti i gusti e le esigenze. Unica indicazione obbligatoria quella di cercare di limitare soprattutto in certi orari il “bor de mer” davvero impraticabile e affollatissimo, e portarsi qualche km all’interno per poter pedalare più tranquilli e allo stesso tempo facendo qualche mt di dislivello.
Propongo due tracce:
1. 105km con 1840mt disl.
Si abbandona la N98 tra Antibes e Cagnes, e si prende la D4 con classica direzione Biot-Valbonne-Opio, la strada tende a salire con qualche mangia e bevi. Dopo un rognoso km all 11% si arriva a Pre-du-Lac e da qui discesa a Pont du Loup dove si risalgono le gourges (gole) dell’omonimo fiume. A Bramafan si devia per Gourdon e da qui si continua a salire (facile) fino al Col de l’Ecre. Poi (siamo a 1100mt di quota) dopo qualche falsopiano via Col de Ferrier si guadagna la Route Napoléon (N85) e quindi Grasse. Da qui c’è solo l’imbarazzo della scelta per tornare al mare, l’importante è lasciare la precedente N85 che in questo tratto diventa superstrada a doppia corsia vietata alle bici.
2. 110km e 1365mt disl.
Dopo il periplo del Cap d’Antibes si continua fino a Cagnes, e poi si sale per Vence. Da qui la classica ascesa allo stesso colle, che è solitamente uno dei giri da “primo gennaio”, si tratta di una salita regolare e di 10km scarsi. Tanto per rendere l’idea di cosa significhi pedalare qui in inverno, recuperando un vecchio file polar, riporto una temperatura di 10° al Gpm a quota 1000mt. Va bene che lo strumento era esposto al sole, ma siamo comunque distanti anni luce dalle temperature dei nostri inverni, e dai vari abbigliamenti con giubbotti iper-tecnici e copri scarpe in neoprene (che ci fanno assomigliare più a dei goffi palombari che a dei ciclisti)… ma torniamo alla nostra bella estate. Dopo lo scollinamento si va per qualche km pianeggiante nell’interno, e poi si scende per la strada delle gourges du Loup fatta nell’altro giro a salire. Lungo la discesa potrete vedere cascate e qualcuno che nonostante la vicinanza col mare preferisca le acque di un fiume e la pratica del canyoning. Poi si risale a Pre-du-Lac e da qui Grasse, e poi discesa fino a Cannes, questa volta spostati più a ovest rispetto a ieri. Poi rientro lungo mare…è sempre un piacere fare un poco di scarico in agilità ai piedi dei palazzi della Croisette.
Sono giri assolutamente fattibili, con dislivelli onesti, in linea e compatibili con la situazione. Per quanto mi riguarda non posso altro dire che: sono fresco, la gamba c’è, e ogni tanto pedalo! Nei prossimi giorni ho intenzione invece di “esplorare” e raccontarvi altre salite di un certo livello, per continuare degnamente il “viaggio” francese…
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