Agosto 2013

Agosto 2013

domenica 5 settembre 2010

GF Colnago 05 settembre 2010

Forse sto diventando vecchio (ciclisticamente parlando) ma dopo 15anni di Gfondo inizio a sviluppare una sorta di idiosincrasia per le prove da 3mila/4mila e oltre persone. Certo c’è prova e prova, anche alla GF Pantani c’erano 3mila persone, ma un conto sono le prove alpine e un conto sono le prove come oggi che presentano ampi tratti di pianura in avvicinamento e ritorno dalle salite. La disanima è semplice: troppe persone e troppi rischi. Le Gfondo hanno il merito di aver avvicinato tanta gente al ciclismo e a certi tipi di prove, ma forse non tutti hanno la preparazione per affrontare queste gare a tutti gli effetti. Sarà un caso, ma nel circuito di coppa lombardia che sto facendo nelle altre prove da 1200-1500 partecipanti gli incidenti sono molto meno numerosi. Oggi c’erano anche i prestigiosi e si era in 3500.
Pronti via e solita partenza a tutta, partivo dalla griglia 501-1500, e quindi i primi ora che siamo passati sotto il tappeto erano già belli lanciati in tangenziale in uscita dalla fiera di Piacenza. Naturalmente tutti cercano di recuperare e ci si getta al folle inseguimento. Ad un certo punto (nemmeno 5km) in tangenziale durante l’attraversamento di una galleria (perfettamente illuminata) nonostante siamo in ideale situazione di inseguimento, senza restringimenti rotonde o varie, due a 55km/h riescono a toccarsi e uno parte come una trottola abbattendo numerosi ciclisti attorno, nemmeno fossero birilli del bowling. Urla, rumore di bici e corpi sull’asfalto, vi lascio immaginare la scena. Sono stato letteralmente “miracolato” in quanto in pratica il primo dei non coinvolti. Ci tengo a precisare che a quella velocità e in quei momenti non puoi fare nulla, non hai tempi di reazione, o sei dentro o sei fuori. Mi sono davvero spavento. La mia gara a quel punto l’avevo già vinta, e tutto il resto che sarebbe venuto, sarebbe andato comunque bene. Dato l’accaduto il resto del trasferimento fino all’inizio della prima salita è stato sofferto, sempre occhi ovunque e una tensione che poco c’entra con il divertimento che ci dovrebbe essere. Abbiamo percorso 35km a 40km/h di media, e finalmente come una liberazione la salita 1, dove sono andato bene, cercando però di non esagerare conoscendo (dopo la perlustrazione) il resto del percorso. Molto bene la discesa, tutti in fila indiana, senza possibilità di sorpassi. Rispetto alle lacune di questa primavera è stato un buon miglioramento. Poi si separano i due percorsi e affrontiamo il difficile S.Barbara, salita di 18km con discese in alcuni tratti. Scollino insieme ad altri due che però si fermano al ristoro, e faccio tutta la discesa da solo (chiusa al traffico e con i punti critici adeguatamente segnalati) senza essere raggiunto, la cosa fa molto morale. Poi sul P.so del Cerro, nonostante un po’ di stanchezza, rimango attaccato a un gruppo che saliva bene, e faccio un tempo non lontano rispetto a quello del giro di due settimane fa, ma in quella occasione sono salito come se fosse una cronoscalata. Il gruppo in cui mi trovo è da non perdere, e infatti con lo stesso si raggiunge l’arrivo dopo lo strappo del Bagnolo, e dopo tanta pianura percorsa ad alta velocità.
La gara è andata bene, ho impiegato 5h05 a percorrere 155km con 2700mt a circa 30,6km/h di media e mi sono classificato intorno alla 150esima posizione a circa 40min dal primo, per il mio livello va benissimo.
Nessuno ci obbliga a fare nulla, tanto meno a partecipare a queste prove “affollate”, è vero… oggi era prova del circuito coppa lombardia e quindi vi ho partecipato, ma i rischi iniziano ad essere troppo alti in funzione del divertimento che ci dovrebbe essere. Con oggi sono a 6 gare su 7 tutte completate, e tra 15giorni il gran finale alla Polti.

Traccia gara

3 commenti:

  1. Ti ho risposto sull'altro blog.
    Non sei vecchio è il sistema che sta sbagliando direzione.

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  2. Ho sempre paura anch'io nei primi km. di pianura nelle granfondo,ma c'è poco da fare,noi stiamo attenti a non prendere rischi ma c'è gente che se ne frega e si infila dappertutto mettendo a rischio oltre alla propria salute anche quella degli altri.
    Comunque hai fatto un'ottima prova,complimenti.

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  3. Mi associo.. non si può arrivare ad una certa età e pensare di essere un ciclista professionista.

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