Oggi ripercorro un giro fatto nel 2005. Si tratta di un anello molto particolare con diversi tratti sterrati, strade ricavate in cenge nella roccia a strapiombo, e che rievoca un ciclismo d’altri tempi. Dopo che è stato asfaltato il celeberrimo tratto da S.Apollonia verso il P.so Gavia, questo giro insieme al colle delle Finestre, rimane una delle poche strade in circolazione per ritrovare (e riprovare) certe suggestioni.
Il giro parte da Ponte Caffaro al confine tra Lombardia e Trentino e dopo un breve tratto di riscaldamento lungo il lago d’Idro (8km circa), da Anfo (392mt) inizia l’impegnativa salita al P.so Baremone. Giunti al rifugio Rosa la pendenza diventa più facile fino al primo scollinamento. Dopo l’attraversamento di una galleria sterrata si cambia ambiente, e soli senza più auto (il tratto Baremone-Maniva è chiuso al traffico), si entra in un altro mondo. Molto suggestiva (vedi foto giro) la strada, il fondo è sterrato ma accettabile se percorso con prudenza (più per lo strapiombo sulla sinistra che per il timore di una foratura). Sono solo pochi km, e poi torna l’asfalto, e quindi si affronta un segmento di pendenza più difficile fino al P.so delle Pirole; da qui una stretta ed esposta stradina (sempre asfaltata) ci porta verso il P.so Maniva. Quando si inizia a vederlo e quasi a toccarlo, si incontra una frana che viene superata con bici in spalla. Ora eccoci quasi al Maniva, passo raggiungibile da 4 distinti versanti, uno dei quali (ben visibile sulla sinistra del nostro procedere), è quello che sale dalla val Trompia, ed è spesso arrivo in salita di finale di tappa del Brixia Tour. Dopo sosta acqua al rifugio del passo, la strada riprende a salire verso il Crocedomini, in direzione della ex base Nato. La pendenza ritorna a crescere su larga strada che disegnando ampi tornanti ci porta oltre i 2000mt. Quindi si lascia sulla destra al Dosso Galli il bivio per l’imponente e abbandonata struttura militare, e dopo circa 1km si giunge al punto più alto del giro, Giogo della Bala (2135mt), e da cui inizia il tratto più suggestivo. Si tratta di 8km sterrati, con qualche scollinamento e relativa discesa da superare, ma sempre dalle pendenze agevoli che porta fino al P.so Crocedomini (1892mt ), dove ritroviamo l’asfalto. Al rifugio, meritata pausa caffè, e poi da qui la lunga discesa, con due tratti in contropendenza fino al lago d’Idro, non prima di aver attraversato Bagolino (noto per il formaggio “bagoss” ) e quindi ritorno alla partenza.
In totale fanno 79km per 2265mt di dislivello, per un giro davvero affascinante, con tante emozioni, salita e con poca pianura. Data la situazione fondo stradale consiglio di percorrerlo con una bella giornata di asciutto, e per quanto riguarda le ruote, mi è stato sufficiente un paio di copertoncini da 23!
Foto giro
Trovate ulteriori dettagli e foto del giro nel link di napobike alla voce Anello del Crocedomini.
Bellissimo giro, Grazie per il suggerimento!
RispondiEliminaLa frana ora è stata rimossa.