Si conclude una settimana abbastanza piena. Dopo aver consultato almeno 5 siti meteo diversi che proponevano almeno 4 diverse previsioni per il weekend, data la caotica incertezza è tramontata l’idea di una due giorni a Sanremo con la possibilità di vedere la gara e un sempre gradito sconfinamento in territorio francese. Oggi (data anche la sorpresa di questa mattina) è l’ultima volta che scriverò dei siti meteo…volete avere certezze del tempo che accompagna le vostre pedalate? Bene, alzatevi la mattina e aprite la finestra, quello che vedere è il tempo con il quale confrontarsi: punto! Purtroppo giovedì ho salutato i 150anni dello “Stivale” con una ennesima seduta di rulli per una giornata di pioggia continua sulla brianza, quindi imperativo categorico per il weekend tornare a uscire su strada; dal ritorno dello stage a ieri mattina tra una cosa e l’altra sono uscito solo una volta, e per quanto siano indicati per certi esercizi i rulli, almeno il fine settimana sarebbe in caso di pedalare outdoor.
Sabato
Insieme ad Alberto sen raggiungiamo Como dopo aver affrontato il Civiglio (ultimi 2.5km del profilo), quindi ci separiamo e vado per il ramo interno per affrontare la Colma di Sormano da Nesso, o più semplicemente conosciuta come la Nesso. Definita da alcuni come la più bella salita del triangolo lariano, ha davvero tutto: km, dislivello e richiede data l’irregolarità dell’alternarsi di tratti di diversa % continuo uso del cambio e adeguata gestione dello sforzo. Per chi non è della zona segnalo poco prima del tratto pianeggiante una strada che si stacca sulla destra e porta allo stabilimento Enervit a Zelbio. Penso che tutti abbiano consumato almeno una volta una barretta o un integratore di questa storica casa, ebbene la prossima occasione che vi capiterà fateci caso, troverete sulla confezione la scritta “produzione e ricerca” Zelbio loc.Pian del Tivano. Scendo quindi in brianza e affronto come ultima asperità il breve Colle da Dolzago, e completo la distanza sfiorando le 5ore per 125km e 2050mt pedalati quasi in solitaria.
Domenica
I guru delle previsioni (senza distinzione di siti) davano bello nonostante un breve residuo di precipitazione durante la notte. Alle 4.30 sono svegliato da un diluvio, non mi preoccupo l’uscita prevista è per le 9. Dopo la colazione, inizia l’inevitabile valzer delle disdette da parte dei compagni di pedalata, la situazione è sempre critica in bassa brianza piove a dirotto e non si vedono spiragli. Ma questa domenica ho scelto di pedalare comunque, non posso dirottare ancora sui rulli, sarebbe stata la terza volta delle ultime quattro uscite disponibili, e dopo consultazione in tempo reale delle webcam con sorpresa vedo che in alto Lario c’è addirittura il sole. Consulto Roberto che da Albavilla mi conferma che non piove, e non ci penso due volte: carico la bici in auto e vado in direzione Bellano (50 km più a nord). All’uscita da una galleria a metà lago vivo una sorta di salto climatico: lasciato il grigiore e le strade zuppe mi ritrovo il cielo azzurro, tutto asciutto e un bel sole primaverile, roba da non credere in confronto a casa. Alla fine riesco a fare 3h di pedalata per 77km con altri 1145mt di dislivello e due salite: l’inedita strada che da Sorico porta ad Albonico (purtroppo a fondo cieco) con ottima vista sul sottostante lago di Mezzola, e il Vendrogno con rientro dalla Valsassina di nuovo alla macchina. L'improvvisata trasferta si è rivelata la giusta scelta.
Alla fine sono giustamente stanco, dato il programma eseguito le gambe sono state adeguatamente sollecitate dal carico della prima settimana di preparazione.
Uscita pesa il Sabato. Dalle mie parti per fare 2000 mds bisogna percorrere minimo 200 km...non ci sono salite a sufficienza!
RispondiEliminaCiao, io sono un lettore del tuo blog!