Agosto 2013

Agosto 2013

domenica 20 marzo 2011

Weekend 19 / 20 marzo 2011


Si conclude una settimana abbastanza piena. Dopo aver consultato almeno 5 siti meteo diversi che proponevano almeno 4 diverse previsioni per il weekend, data la caotica incertezza è tramontata l’idea di una due giorni a Sanremo con la possibilità di vedere la gara e un sempre gradito sconfinamento in territorio francese. Oggi (data anche la sorpresa di questa mattina) è l’ultima volta che scriverò dei siti meteo…volete avere certezze del tempo che accompagna le vostre pedalate? Bene, alzatevi la mattina e aprite la finestra, quello che vedere è il tempo con il quale confrontarsi: punto! Purtroppo giovedì ho salutato i 150anni dello “Stivale” con una ennesima seduta di rulli per una giornata di pioggia continua sulla brianza, quindi imperativo categorico per il weekend tornare a uscire su strada; dal ritorno dello stage a ieri mattina tra una cosa e l’altra sono uscito solo una volta, e per quanto siano indicati per certi esercizi i rulli, almeno il fine settimana sarebbe in caso di pedalare outdoor.

Sabato

Insieme ad Alberto sen raggiungiamo Como dopo aver affrontato il Civiglio (ultimi 2.5km del profilo), quindi ci separiamo e vado per il ramo interno per affrontare la Colma di Sormano da Nesso, o più semplicemente conosciuta come la Nesso. Definita da alcuni come la più bella salita del triangolo lariano, ha davvero tutto: km, dislivello e richiede data l’irregolarità dell’alternarsi di tratti di diversa % continuo uso del cambio e adeguata gestione dello sforzo. Per chi non è della zona segnalo poco prima del tratto pianeggiante una strada che si stacca sulla destra e porta allo stabilimento Enervit a Zelbio. Penso che tutti abbiano consumato almeno una volta una barretta o un integratore di questa storica casa, ebbene la prossima occasione che vi capiterà fateci caso, troverete sulla confezione la scritta “produzione e ricerca” Zelbio loc.Pian del Tivano. Scendo quindi in brianza e affronto come ultima asperità il breve Colle da Dolzago, e completo la distanza sfiorando le 5ore per 125km e 2050mt pedalati quasi in solitaria.

Domenica

I guru delle previsioni (senza distinzione di siti) davano bello nonostante un breve residuo di precipitazione durante la notte. Alle 4.30 sono svegliato da un diluvio, non mi preoccupo l’uscita prevista è per le 9. Dopo la colazione, inizia l’inevitabile valzer delle disdette da parte dei compagni di pedalata, la situazione è sempre critica in bassa brianza piove a dirotto e non si vedono spiragli. Ma questa domenica ho scelto di pedalare comunque, non posso dirottare ancora sui rulli, sarebbe stata la terza volta delle ultime quattro uscite disponibili, e dopo consultazione in tempo reale delle webcam con sorpresa vedo che in alto Lario c’è addirittura il sole. Consulto Roberto che da Albavilla mi conferma che non piove, e non ci penso due volte: carico la bici in auto e vado in direzione Bellano (50 km più a nord). All’uscita da una galleria a metà lago vivo una sorta di salto climatico: lasciato il grigiore e le strade zuppe mi ritrovo il cielo azzurro, tutto asciutto e un bel sole primaverile, roba da non credere in confronto a casa. Alla fine riesco a fare 3h di pedalata per 77km con altri 1145mt di dislivello e due salite: l’inedita strada che da Sorico porta ad Albonico (purtroppo a fondo cieco) con ottima vista sul sottostante lago di Mezzola, e il Vendrogno con rientro dalla Valsassina di nuovo alla macchina. L'improvvisata trasferta si è rivelata la giusta scelta.



Alla fine sono giustamente stanco, dato il programma eseguito le gambe sono state adeguatamente sollecitate dal carico della prima settimana di preparazione.

1 commento:

  1. Uscita pesa il Sabato. Dalle mie parti per fare 2000 mds bisogna percorrere minimo 200 km...non ci sono salite a sufficienza!
    Ciao, io sono un lettore del tuo blog!

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