Qui Barcellonette, non sempre la location hotel coincide con l’arrivo di tappa, come per i pro dipende dalla disponibilità alberghiera, e siamo 8km più sotto rispetto all’arrivo. Oggi ho fatto fatica non lo nascondo, la stanchezza con quello che stiamo facendo inevitabilmente inizia ad arrivare, e data la tappa ho corso sulla difensiva. La tattica per arrivare prima possibile è stata simile a quella dei velocisti nelle giornate per loro difficili del Tour/Giro: salite regolari, discesa forte e poi a tutta nei tratti in piano fino alla successiva salita. Si inizia con l’Izoard, lo ricordo bene che insieme a Gabry (che oggi è andato molto bene) l’abbiamo fatto il mese scorso; salgo regolare e il timing è lo stesso di quattro settimane fa, poi picchiata entusiasmante su Guillestre, (erano le 9.15 e la strada in pratica deserta) e quindi il Vars, altra salita (anzi “salitone”) francese da 20km. Queste salite lunghe non saranno impossibili come % ma ti prosciugano km dopo km; dal Gpm altra bella discesa (non si può non approfittare per come sono qua in Francia) e giunti in valle, grande menata in scia di un generosissimo parigino che non ha voluto mezzo cambio per 15km fino ai piedi dell’ultima ascesa di Pra Loup. Su questa di circa 7km, sono riuscito a fare ancora una buona agilità e a completare dignitosamente la tappa per 119km e 2800mt. Ora siamo davvero stanchi, ma è il momento di stringere i denti, mancano ancora tre salite, anche se tra queste domani c’è la Bonette coi suoi 2802mt (prestivi 8° e vento) e poi… è fatta!!!
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