Agosto 2013

Agosto 2013

venerdì 9 dicembre 2011

La HauteRoute 2011 in tv



Tra qualche giorno sul canale britannico di Eurosport2 verrà trasmesso questo servizio (disponibile anche su Utube ) sulla HauteRoute 2011. Gli inglesi erano la compagine più numerosa quest’anno e lo saranno anche per la successiva edizione. Sono simpatici, preparati, pedalano con entusiasmo e alcuni si difendono bene anche in salita a discapito di un territorio non proprio favorevole per allenarsi in tal senso. Ricordo che a una delle domande ricorrenti che si formulava loro “Ma perché voi che avete al massimo delle collinette venite a fare una cosa del genere?” la risposta era “Proprio perché abbiamo al massimo delle collinette veniamo a fare una cosa del genere!”
Nel video c’è il racconto del lato “umano” della settimana con poco spazio per gli aspetti agonistici comunque di tutto rispetto, i forti protagonisti che occupavano le posizioni di vertice sono stati quasi snobbati per dare maggior risalto a quelli meno performanti, ma a prescindere: quante immagini e quanti bei ricordi…
A parte i noti A.Prost, L.Alphand e S.Roche ci sono inquadrature anche per Hiro e Gabry nelle fasi iniziali, quando la vigilia a Ginevra un meccanico stava controllando loro le bici.
E poi non si può non spendere qualche parola per il bravo e coraggioso concorrente (lo si vede più volte) che nonostante il suo handicap ha affrontato 17mila mt di salita e relativa discesa con una gamba sola (e questa volta non metaforicamente come spesso si dice). Ecco penso che molte volte si fa un uso non proprio corretto e adeguato delle parole. Tra i cicloamatori sono numerosi quelli che amano descrive come “imprese” le loro (per quanto impegnative) pedalate; ma non solo, ci sono alcune riviste del settore, una su tutte (che tutti conoscono) che ha fatto per anni della retorica il suo cavallo di battaglia… celeberrime le iperboliche aperture dei servizi con “eroi nella leggenda” per quattro ciclisti che così venivano spesso apostrofati solo per aver pedalato brani di GF sotto la pioggia battente obbligati dal conseguimento del brevetto di turno. Ecco le vere imprese sono altre. Noi forse meglio che ci limitiamo a pedalare, chi più chi meno, chi più piano chi più forte, chi più allenato chi un po’ meno….ma tornando a usare bene le parole che non c’è proprio nulla di eroico quando andiamo in bicicletta. Ricordo che quel concorrente (la sua è stata una “vera impresa”) veniva fatto partire qualche minuto prima nelle tappe più impegnative, e poi quando lo raggiungevamo tutto il gruppo lo incoraggiava, e lui ogni giorno, tappa dopo tappa, arrivava grazie a una forza mentale e a una determinazione davvero fuori dal comune!!!
Tornando al servizio, l’occasione per rivivere una bella esperienza, e per pensare ogni tanto ai vari ciclisti sparsi per il globo che si stanno già allenando per la prossima edizione.
Buona visione

Nessun commento:

Posta un commento