A distanza di un mese ecco altri quattro giorni in cui potenzialmente avrei potuto pedalare consecutivamente. Anche in questo caso il meteo è stato poco favorevole, ad aprile ho trascorso quasi più tempo a lavare la bici che ad allenarmi, e quindi mi sono arrangiato come possibile e ho pedalato quanto sono riuscito.
25 Aprile: giornata favolosa. Purtroppo dato il periodo che rimarrà evento eccezionale. Insieme ad Andrea improvvisiamo un ritrovo in zona Garda / basso Trentino per esplorare la salita Mori-Polsa che sarà percorsa al prossimo Giro la tappa 18 con una ITT (cronoscalata individuale per chi mi ha chiesto il significato, ormai il linguaggio del ciclismo moderno è l’inglese), e il P.so delle Fittanze che avevo lasciato incompleto due anni fa, e che è stata teatro dell’ultima tappa del recente Giro del Trentino.
La trasferta è valsa le code e il rientro difficoltoso causa traffico della giornata di festa. La prima salita la conoscevo in parte nel noto segmento iniziale da Mori a Brentonico (dove si svolge una gara amatoriale), poi si stacca dalla strada che sale al rifugio Graziani un segmento di circa 4km con tratti anche in discesa e tendenzialmente in pianura, quindi si affronta il finale di circa 6km abbastanza regolare fino a Polsa. Ridiscesi in parte per la stessa strada (esiste anche una strada bianca che continua verso San Valentino ma non eravamo in vena di esplorazioni) e riguadagnata la valle dell’Adige breve trasferimento fino a Sdruzzinà dove inizia il Fittanze.
Salita dura, conoscevo il primo tratto di 6km fino alla galleria, poi dopo un segmento pianeggiante si comincia a ballare. Molto impegnativo (complice anche un calo) il tratto più duro con la strada che sale a strappi e si attorciglia su se stessa nel bosco, in questa porzione non riesco a procedere come mi aspettavo mi appesantisco e non riesco a far watt. Completo con gli ultimi km finalmente con una pendenza più umana ma contro vento per una ascesa da cerchietto rosso e che non può mancare nel palmares dei salitomani.
26 Aprile: trasferta Ticinese con visita all’outlet della nota casa di abbigliamento, in seguito alla quale avevo programmato un itinerario a cavallo del confine. Purtroppo la mattinata senza precipitazioni rimane una previsione, appena arrivato a destinazione inizia a piovere abbastanza forte, e non ho alcuna intenzione di compiere inutili eroismi (avendo preso acqua la domenica precedente). Dopo aver vagato a zonzo per centri commerciali proprio quando sto per riattraversare il confine il meteo sembra concedere una pausa, il cielo si apre e si chiudono gli ombrelli. Quindi decido ugualmente di provare a pedalare pur riducendo la traccia prevista. Affronto quindi il suggestivo anello per la boscosa Valle di Muggio e i suoi caratteristici paesini, prima di scendere a Mendrisio per la classica salita al M.te Generoso. Purtroppo durante il giro inizia nuovamente a piovere, poi smette, poi riprende, poi ri smette, per poi riprendere decisamente negli ultimi km della salita. Quindi ridisceso e guadagnata l’auto decido che ne ho presa abbastanza e per oggi può bastare.
27 Aprile: piove senza possibilità. Ripiego su seduta di rulli.
28 Aprile: era in programma la seduta più impegnativa, ma data l’evoluzione meteo la cosa sembrava molto difficile. Invece sono riuscito a concludere con un giro praticamente inaspettato data la situazione creatasi. Le previsioni erano tendenzialmente sull’incerto/negativo con qualche possibilità di apertura, ma nulla che lasciasse presagire per un lungo di un certo tipo con dislivello. Invece dopo la prima ora timidamente affrontata senza particolari obiettivi fa capolino addirittura il sole e a quel punto sempre nella linea di improvvisazione che ha caratterizzato queste giornate, scegliamo la prima salita. Dopo aver salutato Alberto che rientrava, e lasciato Stefano in cima al Pian dei Resinelli che generosamente aveva affrontato con la massiccia MTB, mi invento un giro con dislivello over 2000mt rimanendo in zona, salendo dapprima al prefabbricato sulla strada per Morterone, e poi affrontando ancora una volta i Resinelli.
Totale del mini stage: 13h30 in 3 uscite e una seduta indoor per 6730mt di dislivello, non ho proprio pedalato per tutti i giorni come previsto, ma quasi. Ancora indicazioni molto positive sulla tenuta, e sulle strategie alimentari mirate. Chissà che dopo tutta questa pioggia Maggio finalmente ci porti un clima più stabile… non possiamo che augurarcelo!!!
Nessun commento:
Posta un commento