Agosto 2013

Agosto 2013

giovedì 10 ottobre 2013

Le ultime "Salite"... del 2013


La lunga eco della HR, complice una condizione ancora buona per qualche settimana, e un clima più che favorevole hanno quasi distorto il calendario dando l’illusione di vivere ancora una estate come dilatata… ma la stagione avanza portandoci gli inevitabili cambiamenti anche sulle due ruote. Se infatti per certi versi è vero che grazie all’evoluzione dei materiali oggi si può pedalare quasi tutto l’anno, per altri è indubbio che un certo modo di andare in bicicletta è esclusivamente stagionale; mi riferisco ai mesi da “salitomani” quando si può davvero andare a far “salita” che rimane una pratica da tarda primavera/estate. Mi riconosco assolutamente in questa particolare categoria, e pur avendo la fortuna di vivere in zone in cui le possibilità di accumulare dislivello non mancano anche nei mesi più rigidi, poter andare a pedalare in montagna raggiungendo certe quote, vedendo certi paesaggi, respirando altra “aria” ed esplorando tracce è un qualcosa che si sta per esaurire per il 2013.
Come adeguato congedo dalla grande stagione delle salite l’ultimo weekend di settembre approfitto dell’invito di Alberto sen per andare a scoprire nuove strade in Alta Savoia, era da tempo che non pedalavamo più insieme.

Quando lasciamo Taninges è una giornata ancora mite con temperature gradevoli, e allo stesso tempo con il verde dei prati a bordo strada macchiato già da qualche foglia gialla a segnare l’inesorabile imminente passaggio, e con un “mood” da ultimi giorni. Subito le impegnative rampe del Joux Plane ascesa recentemente salita alla ribalta (11 passaggi dal 1978 al 2011) al TdF e inserita spesso anche al Delfinato. E’ una salita difficile, dalle pendenze non impossibili ma impegnative, ma oggi la difficoltà è come allentata dalla situazione: si procede regolare ma non forte (non è più tempo per ricerca di “tempi”) tra prati e pascoli silenziosi lontano dal chiassoso turismo estivo, ormai non c’è quasi nessuno a parte i locali, si incontra ancora qualche occasionale escursionista da weekend ma poca cosa…un gruppo di mucche scende tranquillamente occupando l’intera sede stradale ai meno 2km dal Gpm. E’ una bella giornata anche rispetto a quanto previsto dai meteorologi, ma non così limpida verso est da poter vedere il Mte Bianco come invece in altre occasioni succede. Quindi picchiata molto tecnica su una Morzine quasi dismessa per portarci ad affrontare la seconda salita verso Avoriaz, meno dura della prima ma di una discreta lunghezza, e con tutto il tempo per qualche pausa foto e per salire sempre più ciclo-turisticamente.

Ad Avoriaz si coglie appieno il fine stagione, pur essendo sicuramente più nota come stazione sciistica che estiva, è pressoché deserta, il vantaggio è aver trovato e pedalato su una strada come se fosse “chiusa” al traffico.
Scendiamo quindi per l’altro lato del Col de Joux Verte fino a Montriond e qua ci separiamo, io prendo per il Col de l’Encrenaz mentre Alberto prosegue dritto per ricongiungerci in seguito sul Col de la Ramaz. Salendo l’Encrenaz ritrovo anche se in senso opposto le due salite principali (insieme al J.Plane) della tappa 1 della HR Alps, decisamente una giornata impegnativa per i colleghi all’esordio. Scollinato dopo 6,4km al 8% percorro la discesa fino all’incrocio con la strada che sale da Les Gets, dove ri trovo Alberto con un tempismo da far invidia ai più sofisticati e moderni navigatori. Siamo sul Col de la Ramaz, la pendenza è dura con rampe dritte sul 10%, si è fatto tardi e quindi decidiamo di concludere dopo 3,5km di salita fino a Col de la Savoliere, lasciando alla prossima occasione il completamento con il tratto più facile fino alla Ramaz. Ridiscesi fino a Taninges chiudiamo l’anello accumulato circa 2800mt in poco meno di 100km.
E’ stata una bella pedalata, dopo circa 3 settimane sono tornato a fare un buon dislivello per il giusto saluto alla montagna, le ho dedicato tanto quest’anno e tanto ho avuto in cambio: ci diamo appuntamento a tarda primavera 2014, ora è venuto il tempo di riposare.

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